Martedì 30 gennaio Facebook ha annunciato una collaborazione con Pagella Politica in un’iniziativa per il contrasto alla diffusione di fake news sulla piattaforma. Progetti simili sono stati avviati, nei mesi precedenti, in altri quattro Paesi (Stati Uniti, Olanda, Germania e Francia) e Pagella Politica è felice di far parte di questa sperimentazione.
L’attività si baserà sulle segnalazioni degli utenti e sulla ricerca di notizie false da parte di personale dedicato di Pagella Politica. I link sospettati di rimandare a notizie false verranno valutati da noi, che produrremo un articolo di fact-checking e lo pubblicheremo in una sezione apposita del nostro sito, visibile a partire dalla prossima settimana.
Su Facebook, invece, l’articolo di fact-checking sarà mostrato nel newsfeed degli utenti tra gli articoli correlati che compariranno sotto i link sospettati di rimandare a notizie false. Questi link potranno essere penalizzati e avere meno visibilità nella sezione notizie di Facebook ma non verranno rimossi (a meno che non violino gli Standard della comunità di Facebook) e non verranno contrassegnati in altro modo: l’unica differenza visibile sarà, tra gli articoli correlati sottostanti, l’indicazione del nostro articolo di fact-checking. Il progetto proseguirà anche oltre la scadenza elettorale del 4 marzo.
FAQ, ovvero Domande Fatte Spesso (DFS)
Perché Pagella Politica?
Pagella Politica è stata scelta perché firmataria del Codice dei principi dell’International Fact-Checking Network (IFCN), che intende promuovere tra le organizzazioni di fact-checking l’imparzialità e la correttezza, la trasparenza delle fonti utilizzate, la trasparenza nei fondi ricevuti e nell’organizzazione, la chiarezza nella metodologia utilizzata e l’apertura alle correzioni.
I firmatari sono una quarantina in tutto il mondo e Pagella Politica è ad oggi l’unica firmataria italiana. È stata accettata nel maggio 2017 dopo un processo di verifica da parte di esperti indipendenti.
Vi occuperete di fatti o anche di satira, opinioni, giudizi politici?
Le uniche notizie su cui ci concentreremo sono le notizie false nel senso più proprio del termine. Non ci occuperemo di satira, se questa sarà segnalata con chiarezza e in modo incontrovertibile. Non ci occuperemo di giudizi politici o di previsioni espressi da rappresentanti eletti o da personalità pubbliche. Non ci occuperemo di opinioni. Le uniche notizie che saranno effettivamente penalizzate sono le notizie false e dimostrabilmente false.
Non ci occuperemo di immagini, video e status degli utenti. L’unica tipologia di informazioni che verificheremo sono i link che rimandano a notizie false.
Ce n’è davvero bisogno? Qual è la dimensione del fenomeno delle fake news?
Sul rilievo del fenomeno delle fake news non sono ancora state raggiunte conclusioni definitive, ma nuovi studi sul tema continuano a essere pubblicati. Tuttavia, come in altri Paesi, anche in Italia è stato dimostrato in passato che le notizie false hanno raggiunto numeri di condivisioni e di interazioni su Facebook molto importanti. Ad esempio, nel caso del referendum costituzionale della fine del 2016 abbiamo mostrato come notizie del genere “Sono state ritrovate 500.000 schede già votate per il Sì” e “Luciana Littizzetto ha annunciato il suo ritiro se vincerà il No” sono state tra le più condivise tra quelle con “referendum” nel titolo.
La collaborazione con Facebook permetterà anche di osservare il fenomeno con continuità.
Vi occuperete anche delle dichiarazioni dei politici?
No, all’interno del progetto di collaborazione con Facebook non ci saranno valutazioni della veridicità delle dichiarazioni dei politici.
La valutazione della veridicità o meno delle dichiarazioni politiche è l’altro grande campo del nostro lavoro quotidiano a Pagella Politica, ma è distinto dalla nostra collaborazione con Facebook.
Bisogna fare una distinzione tra una notizia e il contenuto di una dichiarazione. Se un esponente politico dice: «il mio avversario è un alieno», la sua dichiarazione ha comunque un rilievo pubblico e riportarla è una notizia vera (al di là del suo contenuto). Se un articolo afferma invece, in autonomia, che l’esponente politico X è un alieno, senza fornire alcuna prova convincente, allora siamo davanti a una fake news.
Dove posso capire che lavoro state facendo?
Tutti gli articoli prodotti per la nostra collaborazione con Facebook saranno visibili in una sezione apposita del nostro sito, che sarà online a partire dalla settimana del 5 febbraio.