Nelle ultime settimane il professor Alessandro Orsini, direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale dell’università Luiss di Roma, ha proposto più volte di legare le sanzioni contro la Russia al numero di bambini uccisi in Ucraina. Secondo Orsini, una decisione simile è stata presa negli anni scorsi dalle Nazioni Unite contro l’Arabia Saudita, riducendo le vittime nella guerra in Yemen dal 2016 al 2020.
Dopo averne parlato in televisione, Orsini ha dettagliato la sua proposta il 18 marzo, in un primo articolo su Il Fatto Quotidiano, rilanciandola poi il 29 marzo sullo stesso quotidiano come «unica speranza a nostra disposizione per salvare la vita di qualche bimbo». Questa idea poggia però su basi fattuali poco solide, come abbiamo già spiegato in un nostro fact-checking e come hanno fatto, tra gli altri, anche il direttore del quotidiano Domani Stefano Feltri e il ricercatore dell’Ispi Matteo Villa.
Visto che di recente Orsini ha difeso dalle critiche la sua proposta, vediamo più nel dettaglio perché questa ha diverse lacune.
Dopo averne parlato in televisione, Orsini ha dettagliato la sua proposta il 18 marzo, in un primo articolo su Il Fatto Quotidiano, rilanciandola poi il 29 marzo sullo stesso quotidiano come «unica speranza a nostra disposizione per salvare la vita di qualche bimbo». Questa idea poggia però su basi fattuali poco solide, come abbiamo già spiegato in un nostro fact-checking e come hanno fatto, tra gli altri, anche il direttore del quotidiano Domani Stefano Feltri e il ricercatore dell’Ispi Matteo Villa.
Visto che di recente Orsini ha difeso dalle critiche la sua proposta, vediamo più nel dettaglio perché questa ha diverse lacune.