Il 22 ottobre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha replicato in Senato agli interventi di alcuni senatori, dopo le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre. Tra i vari temi affrontati, ha risposto anche a chi accusa il suo governo di limitare la libertà di stampa.
«Se vogliamo attenerci ai fatti sulla libertà di stampa, secondo la ONG Reporter senza frontiere, nel 2022 – l’ultimo anno in cui eravate al governo – l’Italia era al cinquantottesimo posto della classifica mondiale per la libertà di stampa», ha detto Meloni. «Sono passati tre anni, oggi siamo al quarantanovesimo: abbiamo risalito nove posizioni. C’è molto ancora da fare, ma direi che stiamo cercando di fare la nostra parte».
Questa dichiarazione sembra giocare a favore della presidente del Consiglio e del suo governo, ma in realtà le si ritorce contro. In breve, le posizioni citate da Meloni sono corrette, ma il miglioramento risale al periodo del governo Draghi: da quando è al potere l’attuale governo, invece, l’Italia ha perso punti e posizioni nell’indice di Reporter senza frontiere, segnalando un peggioramento della libertà di stampa.
«Se vogliamo attenerci ai fatti sulla libertà di stampa, secondo la ONG Reporter senza frontiere, nel 2022 – l’ultimo anno in cui eravate al governo – l’Italia era al cinquantottesimo posto della classifica mondiale per la libertà di stampa», ha detto Meloni. «Sono passati tre anni, oggi siamo al quarantanovesimo: abbiamo risalito nove posizioni. C’è molto ancora da fare, ma direi che stiamo cercando di fare la nostra parte».
Questa dichiarazione sembra giocare a favore della presidente del Consiglio e del suo governo, ma in realtà le si ritorce contro. In breve, le posizioni citate da Meloni sono corrette, ma il miglioramento risale al periodo del governo Draghi: da quando è al potere l’attuale governo, invece, l’Italia ha perso punti e posizioni nell’indice di Reporter senza frontiere, segnalando un peggioramento della libertà di stampa.