La disinformazione su Fukushima del Movimento 5 stelle

Nel disastro della centrale nucleare non sono morte «15 mila» persone. E la foto usata sui social è quella di una raffineria, a 250 km di distanza
Profili social M5s
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L’11 marzo il Movimento 5 stelle ha ricordato sui suoi profili social l’anniversario del disastro della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, avvenuto nel 2011. «A 11 anni da Fukushima il nucleare si conferma pericoloso», ha scritto il M5s, facendo riferimento ai recenti attacchi dell’esercito russo alle centrali nucleare in Ucraina. «Le rinnovabili sono l’unica soluzione».
Nel post, il M5s ha anche aggiunto che «il Giappone e la comunità internazionale fanno ancora i conti con le disastrose conseguenze di un disastro che, ricordiamo, ha provocato la morte di oltre 15 mila persone», mostrando l’immagine aerea di un’esplosione di un impianto. Ma questa foto e il numero citato dal M5s non hanno a che fare con l’incidente di Fukushima.

La foto mostra l’esplosione di una raffineria

Nell’immagine dell’esplosione non è infatti ritratta la centrale nucleare di Fukushima, ma una raffineria di petrolio della società petrolchimica giapponese Cosmo, come si può verificare in questo articolo del 22 marzo 2011 del New York Times. Lo stabilimento si trova nella città di Ichihara, nella prefettura di Chiba, a circa 250 chilometri a sud della centrale nucleare di Fukushima. 

Fukushima non ha causato «15 mila» morti

Quanti sono stati invece i morti causati dal disastro nucleare di Fukushima? Nel suo post sui social, il M5s ha lasciato intendere che siano stati «oltre 15 mila». In realtà questa cifra è più vicina al numero di morti causato dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo 2011, che hanno poi causato, tra gli altri, l’incidente di Fukushima. Secondo le rilevazioni ufficiali del governo giapponese, aggiornate al 2021, l’evento naturale ha causato oltre 19 mila morti e più di 6 mila feriti. 

Il conto dei morti direttamente causati da Fukushima è più basso. Nel 2018, il governo giapponese ha confermato la prima morte di un lavoratore della centrale, per un cancro ai polmoni, dopo essere stato esposto alle radiazioni rilasciate dall’incidente. Come ha spiegato in un approfondimento Our world in data, un progetto sviluppato dall’Università di Oxford, secondo gli studi più affidabili sul tema, quasi 600 persone, soprattutto anziane, sarebbero invece morte a causa dello stress indotto dalle procedure di evacuazione. Alcune stime contano poi tra i mille e i 1.600 morti, un numero comunque più basso dei «15 mila» a cui ha fatto riferimento il M5s.

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