Il fact-checking del discorso di Trump alle Nazioni Unite

Dalle guerre “finite” all’economia, abbiamo analizzato insieme ad Avvenire l’ora di intervento del presidente degli Stati Uniti all’Assemblea generale
Ansa
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*Articolo pubblicato in collaborazione con il quotidiano Avvenire

Il discorso tenuto il 23 settembre dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump all’assemblea generale delle Nazioni Unite è stato commentato da giornalisti e politici di tutto il mondo. In un’ora di discorso a ruota libera Trump ha elencato i successi ottenuti – a suo dire – da quando è stato rieletto presidente, definendo «imbarazzante» l’Europa e «inutili» le stesse Nazioni Unite.

Dalla lotta all’immigrazione irregolare ridotta «a zero» alla «sconfitta» dell’inflazione, dalle fantomatiche «sette guerre» fatte terminare in «sette mesi» ai cambiamenti climatici definiti «una truffa»: il presidente degli Stati Uniti ha raccontato la sua verità agli spettatori di tutto il mondo e agli attoniti delegati delle Nazioni Unite, colpevoli tra l’altro di non aver saputo cogliere l’offerta fattagli dal tycoon anni fa, quando per soli «500 milioni di dollari» aveva proposto di ristrutturare il Palazzo di vetro, dove ha sede l’organizzazione internazionale. Se questa storia sia vera o no lo sa solo lui, ma tutto il resto possiamo verificarlo, con l’aiuto di Pagella Politica: vediamo come reagiscono alcune delle frasi dette da Trump alla prova del fact-checking.

L’immigrazione

«Negli ultimi quattro mesi, e da quattro mesi di fila, il numero di immigrati illegali entrati nel nostro Paese è stato zero. [L’anno scorso invece] milioni e milioni di persone arrivavano da tutto il mondo, dalle prigioni, dagli istituti di igiene mentale» 

Lo «zero» a cui si riferisce Trump è il numero di immigrati rilasciati negli Stati Uniti dopo essere stati arrestati per aver tentato di passare illegalmente il confine con il Messico. Anche se in netto calo rispetto al passato, il mese scorso la polizia di frontiera ha intercettato circa 6 mila migranti che provavano a entrare illegalmente negli Stati Uniti. Ad agosto 2024 erano stati 58 mila.

L’idea che l’anno scorso «milioni di persone» siano state fatte uscire «dalle prigioni e dagli istituti mentali» dei Paesi esteri per farle entrare negli Stati Uniti non è supportata invece da nessun dato.

Economia e inflazione

«Sotto la mia leadership, i costi dell’energia sono in calo, il prezzo della benzina è in calo, il prezzo dei beni alimentari è in calo, i tassi dei mutui sono in calo, e l’inflazione è stata sconfitta».

Qui Trump mischia dati corretti e scorretti. In linea di massima, negli Stati Uniti il costo dell’energia è in calo rispetto a un anno fa ma una componente importante, ossia il prezzo dell’elettricità, è aumentata di oltre il 6 per cento. Il costo della benzina è leggermente diminuito rispetto a un anno fa, anche se è aumentato rispetto all’inizio della presidenza Trump. Il costo dei beni alimentari di consumo invece è aumentato del 3,2 per cento sul 2024. 

È vero che i tassi sui mutui sono calati negli ultimi mesi, ma in generale l’inflazione non «è stata battuta»: attualmente negli Stati Uniti è al 2,9 per cento su base annua, in aumento da quattro mesi consecutivi.

Le morti per droga

«Abbiamo perso 300,000 persone l’anno scorso a causa delle droghe. 300,000, per il Fentanyl e per altre droghe».

Non è la prima volta che Trump ripete questo dato, che è sbagliato. Il Fentanyl è un problema negli Stati Uniti ma i dati sulle morti sono più bassi: secondo l’agenzia governativa sulla sanità pubblica da gennaio 2024 a gennaio 2025 negli Stati Uniti sono morte circa 79 mila persone di overdose, un dato alto, ma decisamente inferiore a quello dichiarato da Trump. 

La lotta alla droga è uno dei cavalli di battaglia del presidente statunitense, ma tra il 2017 e il 2021, durante il suo primo mandato, il consumo di sostanze sintetiche aumentò

Guerre terminate

«In un periodo di soli sette mesi, ho fatto terminare sette guerre interminabili… Incluse quelle tra Cambogia e Thailandia, Kosovo e Serbia, Congo e Rwanda, Pakistan e India, Israele e Iran, Egitto ed Etiopia, Armenia e Azerbaigian»

Non è vero che Trump ha fermato sette guerre. In alcuni casi il suo intervento è stato importante, come nel conflitto del Nagorno-Karabakh, terminato con un accordo preliminare di pace firmato tra Armenia e Azerbaigian proprio alla Casa Bianca. Ma in conflitti come quello tra Cambogia-Thailandia e tra India-Pakistan il ruolo di Trump è stato marginale se non del tutto assente

Tra Serbia e Kosovo invece non c’è nessuna “guerra”: non ci sono prove di un conflitto imminente, e la stessa Serbia ha negato di avere piani militari.

Le morti per il caldo

«Mentre gli Stati Uniti hanno approssimativamente 1.300 morti annuali legate al caldo, l’Europa ne conta più di 175.000…perché…non puoi accendere l’aria condizionata (a causa dei costi energetici)»

Qui Trump usa un dato corretto in modo fuorviante. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), in Europa ogni anno circa 175 mila decessi sono collegabili in qualche modo al caldo. Questo significa che l’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico (negato da Trump) ha aumentato i rischi per le persone che soffrono di patologie cardiovascolari, obesità o diabete.

Durante le ore più calde dell’estate questi soggetti sono a rischio, ma la causa di questo fenomeno è l’aumento delle temperature e non i costi dell’energia in Europa.

La «Sharia» a Londra

«Guardo a Londra, dove c’è un sindaco terribile, davvero terribile, ed è cambiata così tanto. Ora vogliono passare alla legge della Sharia»

Non è vero che a Londra vogliono imporre la Sharia e che il sindaco laburista, Sadiq Khan, sia d’accordo solo perché musulmano (con origini pachistane). Questo è un motivo che circola da tempo in alcuni ambienti della destra populista americana e che è stato citato anche da alcuni politici italiani. Khan gli ha risposto: «Islamofobo e razzista»
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Si dice che l’economia ormai sia diventata più importante della politica: in questa newsletter Massimo Taddei prova a vedere se è vero. Qui un esempio.

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