Di recente, vari politici sono tornati a parlare delle condizioni di lavoro dei rider, e più in generale di chi lavora attraverso le piattaforme digitali, dopo la morte di Sebastian Galassi, studente e rider di 26 anni ucciso il 1° ottobre in un incidente stradale a Firenze.
Tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del Partito democratico, ha dichiarato che «occorre una legge nazionale che ponga i rider fra i lavoratori con tutte le tutele del contratto nazionale». Una posizione simile è stata presa anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella, del Pd, e da esponenti di altri partiti, come la neo eletta senatrice di Sinistra italiana Ilaria Cucchi.
Da tempo è in corso un dibattito in Italia e in altri Stati europei su come inquadrare, da un punto di vista normativo, i lavoratori delle piattaforme digitali. Per quanto riguarda i rider, per esempio, le divisioni principali tra i sindacati e alcune delle aziende del settore riguardano il sistema di pagamento “a cottimo”, con cui un fattorino è pagato in base al numero di consegne effettuato, e se questo configuri un rapporto di lavoro dipendente o autonomo.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su come è regolato oggi il settore dei rider in Italia, quali sono le proposte per cambiarlo e di quanti e quali lavoratori stiamo parlando.
Tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del Partito democratico, ha dichiarato che «occorre una legge nazionale che ponga i rider fra i lavoratori con tutte le tutele del contratto nazionale». Una posizione simile è stata presa anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella, del Pd, e da esponenti di altri partiti, come la neo eletta senatrice di Sinistra italiana Ilaria Cucchi.
Da tempo è in corso un dibattito in Italia e in altri Stati europei su come inquadrare, da un punto di vista normativo, i lavoratori delle piattaforme digitali. Per quanto riguarda i rider, per esempio, le divisioni principali tra i sindacati e alcune delle aziende del settore riguardano il sistema di pagamento “a cottimo”, con cui un fattorino è pagato in base al numero di consegne effettuato, e se questo configuri un rapporto di lavoro dipendente o autonomo.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su come è regolato oggi il settore dei rider in Italia, quali sono le proposte per cambiarlo e di quanti e quali lavoratori stiamo parlando.