Il 29 febbraio, ospite a Dritto e Rovescio su Rete 4, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha accusato il governo Meloni di essere responsabile di un «clima repressivo». A sostegno della sua tesi, Conte ha detto che in un disegno di legge sulla sicurezza, presentato in Parlamento dal governo, c’è una nuova norma che «oggi qualifica come reato penale (sic), con pene detentive serie, chiunque si renda responsabile di un blocco stradale», per esempio intralciando il traffico durante una manifestazione politica. «Prima era un illecito amministrativo», ha dichiarato il presidente del Movimento 5 Stelle, aggiungendo che norme di questo tipo hanno «un’impronta autoritaria, ideologica».
Su questo tema, però, Conte sembra avere la memoria corta: quando era lui stesso presidente del Consiglio, infatti, sono state inasprite le norme sui blocchi stradali.
Su questo tema, però, Conte sembra avere la memoria corta: quando era lui stesso presidente del Consiglio, infatti, sono state inasprite le norme sui blocchi stradali.