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Quello che Salvini non dice sull’aumento delle vittime della strada

| 05 dicembre 2022
La dichiarazione
«Tra il 2020 e il 2021 l’incremento della mortalità degli incidenti stradali è stato dell’11,1 per cento»
Fonte: La Gazzetta dello Sport | 2 dicembre 2022
ANSA
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Verdetto sintetico
Il ministro delle Infrastrutture fa confusione e omette un dettaglio importante.
In breve
  • Secondo Istat, nel 2021 sono morte in Italia a causa degli incidenti stradali 2.875 persone, il 20 per cento in più rispetto al 2020, ma il 9,4 per cento in meno rispetto al 2019. Sull’aumento in percentuale ha inciso la fine delle restrizioni alla mobilità introdotte contro la pandemia di Covid-19. TWEET
  • Il +11,1 per cento di cui parla Salvini fa riferimento ai dati di 14 grandi comuni, ma il 9,1 per cento in meno rispetto ai valori del 2019. TWEET
Il 2 dicembre La Gazzetta dello Sport ha pubblicato una lettera del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, secondo cui i dati Istat «offrono una fotografia preoccupante» sugli incidenti stradali in Italia. Tra le altre cose, il leader della Lega ha scritto che nel 2021 la mortalità degli incidenti è cresciuta dell’«11,1 per cento» rispetto all’anno prima, toccando picchi del «133 per cento a Messina, dell’85,7 per cento a Firenze» e «del 54,5 per cento a Catania», mentre in valori assoluti il numero più alto dei morti è stato registrato «a Roma e poi a Milano». Secondo Salvini, nello stesso periodo di tempo gli incidenti che coinvolgono i monopattini elettrici sarebbero aumentati del «272,5 per cento».

Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri Istat: su una percentuale, Salvini ha fatto un po’ di confusione, mentre sugli altri dati ha dimenticato di citare l’impatto della pandemia di Covid-19, che nel 2020 ha limitato gli spostamenti dei cittadini, ripresi con maggiore frequenza nell’anno successivo. 

I dati sugli incidenti stradali

I numeri citati da Salvini sono contenuti nell’ultimo rapporto Istat sugli incidenti stradali, pubblicato lo scorso 26 luglio. Secondo Istat, nel 2021 in Italia sono morte 2.875 persone a causa degli incidenti stradali, il 20 per cento in più rispetto al 2020, quando i morti erano stati 2.395. I morti sono stati comunque il 9,4 per cento in meno rispetto a quelli del 2019 (3.173 decessi), quindi prima della pandemia di Covid-19. Inoltre, nel 2021 il numero degli incidenti è aumentato del 28,4 per cento rispetto al 2020, ma è rimasto inferiore dell’11,8 per cento rispetto al 2019. Il numero dei feriti è cresciuto del 28,6 per cento, rimanendo più basso del 15,2 per cento rispetto al 2019. In generale, in Italia il numero dei morti sulla strada è calato di parecchio negli ultimi dieci anni: nel 2012, gli incidenti stradali con esito mortale furono infatti 3.753, il 30,5 per cento in più rispetto a quelli del 2021.
L’incremento dell’«11,1 per cento» nella mortalità di cui parla Salvini non fotografa dunque la situazione a livello nazionale, ma è relativo a un’analisi più ristretta, che tiene in considerazione 14 grandi comuni italiani, tra cui ci sono Roma, Milano, Torino, Napoli e Genova. In queste città, per quanto popolose, si è verificato il 25,4 per cento degli incidenti totali del 2021. 

Nel 2021, nei 14 grandi comuni considerati da Istat sono stati registrati 319 decessi causati da incidenti stradali, l’11,1 per cento in più rispetto ai 287 del 2020, ma comunque il 9,1 per cento in meno rispetto ai 351 del 2019. È vero poi, come indicato da Salvini, che Roma e Milano, le due città italiane più popolose del Paese, hanno registrato anche il maggior numero di incidenti stradali, rispettivamente 11.131 e 7.464. Anche in questo caso, però, si tratta di numeri inferiori a quelli registrati nel 2019, rispettivamente del 9,3 per cento e del 9,7 per cento. 

A Messina, Firenze e Catania – le altre tre città citate da Salvini – in effetti i decessi negli incidenti stradali sono cresciuti rispettivamente del 133 per cento nel 2021 rispetto al 2020, dell’85,7 per cento e del 54,5 per cento. Queste percentuali necessitano però di almeno due osservazioni. Innanzitutto, si sta parlando di valori assoluti piuttosto contenuti, per quanto tragici e non giustificabili: i morti a Messina sono passati da sei a 14, a Firenze da sette a 13 e a Catania da 11 a 17. Inoltre, in molti dei comuni considerati i dati relativi alle vittime del 2021 rimangono inferiori rispetto a quelli di tre anni fa. Fanno eccezione Milano (34 decessi in entrambi gli anni), Venezia (4 decessi nel 2019 e 6 nel 2021), Firenze (6 e 13), Napoli (22 e 32), Messina (10 e 14) e Catania (15 e 17). 

L’impatto della pandemia

Ricapitolando: è vero che nel 2021 gli incidenti stradali sono aumentati rispetto al 2020, e di conseguenza anche i morti, ma i numeri restano a livelli inferiori al 2019. Nella sua lettera a La Gazzetta dello Sport, il ministro Salvini omette un aspetto importante nella lettura dei dati, ossia l’impatto che le restrizioni contro la Covid-19 hanno avuto nel limitare gli spostamenti dei cittadini. «La situazione pandemica e le misure per contenerla hanno influenzato l’andamento dell’incidentalità stradale e della mobilità anche nel 2021», spiega Istat nel suo rapporto. «Rispetto al 2020 gli incidenti e gli infortunati diminuiscono nei mesi di gennaio e febbraio e aumentano in misura consistente nel periodo marzo-giugno, per tornare a livelli molto vicini al periodo pre-pandemia nella seconda parte dell’anno». 

L’Istat offre anche un confronto sui dati registrati negli altri Paesi dell’Unione europea, dove il 2021 è stato caratterizzato da «una graduale ripresa della mobilità» dopo i vari lockdown. Lo scorso anno, nei 27 Paesi dell’Ue le vittime degli incidenti stradali sono state 19.855, in crescita rispetto alle 18.861 del 2020 (+5,3 per cento), ma comunque in calo rispetto alle 22.763 del 2019 (-12,8 per cento). In 11 Paesi (tra cui Germania, Svezia, Paesi Bassi, Polonia e Danimarca) i morti sono diminuiti, in Belgio il dato è rimasto invariato, mentre 15 Paesi hanno registrato aumenti. Per esempio, in Slovenia il numero di morti è cresciuto del 42,5 per cento, un aumento evidenziato con preoccupazione anche dalle autorità del Paese.

In media, nel 2021 il tasso di mortalità nell’Ue è stato di 44,7 morti ogni milione di abitanti. Con un tasso di 48,5, l’Italia era al tredicesimo posto su 27 tra i Paesi membri dell’Ue.

Monopattini e biciclette

Infine, Salvini ha citato dati corretti per quanto riguarda gli incidenti dei monopattini elettrici. Nel 2020, gli incidenti con lesioni a persone che hanno coinvolto almeno un monopattino sono stati 564, saliti a 2.101 nel 2021, con un aumento del 272,5 per cento, la percentuale indicata dal leader della Lega. Lo scorso anno, questi incidenti hanno causato dieci morti, tra cui un pedone investito, 1.980 feriti tra passeggeri e conducenti, e 127 feriti tra i pedoni investiti. 

Inoltre, su 2.114 conducenti coinvolti in incidenti stradali con i monopattini, quasi il 41 per cento (865 persone) era di nazionalità straniera, soprattutto filippina, egiziana o marocchina. Secondo Istat, questa tendenza potrebbe essere legata all’utilizzo di questi mezzi da parte dei rider e ai servizi di consegna a domicilio. 

Il verdetto

Secondo Matteo Salvini, nel 2021 la mortalità degli incidenti stradali è aumentata dell’«11,1 per cento» rispetto al 2020. In valore assoluto, Roma e Milano hanno registrato i numeri più altri, mentre alcune città hanno raggiunto aumenti della mortalità più alti, come Messina (+133 per cento), Firenze (+85,7 per cento) e Catania (+54,5 per cento). Abbiamo verificato e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto un po’ di confusione tra i dati, omettendo un dettaglio importante.

Secondo Istat, nel 2021 sono morte in Italia a causa degli incidenti stradali 2.875 persone, il 20 per cento in più rispetto al 2020, ma il 9,4 per cento in meno rispetto al 2019. Sull’aumento in percentuale ha inciso la fine delle restrizioni alla mobilità introdotte contro la pandemia di Covid-19. Il +11,1 per cento di cui parla Salvini fa riferimento ai dati di 14 grandi comuni, ma il 9,1 per cento in meno rispetto ai valori del 2019. 

Le percentuali su Messina, Firenze e Catania sono corrette, e il numero di decessi nelle tre città è aumentato anche rispetto al 2019. Roma e Milano sono effettivamente le città che hanno registrato il maggior numero di incidenti nel 2021, ma il dato è inferiore rispetto al 2019. 

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