Tabacci ricorda bene: il ricorso alle lotterie per la lotta all’evasione fiscale è una pratica in uso da anni in Estremo Oriente, prima a Taiwan e poi in Cina, dove è stato sperimentato, con un discreto successo, il metodo dello scontrino “gratta e vinci”. L’idea è semplice e presenta molte potenzialità, ma anche non poche criticità, legate sia a ragionamenti etici – il cittadino riceve un premio semplicemente per essersi comportato in maniera legale – che pratici: secondo l’analisi del Sole 24 Ore le attività commerciali potrebbero essere infatti spinte a spostare gran parte dell’attività elusiva dai ricavi ai costi.



Comunque sia: un “Vero” a Tabacci per la memoria non glielo toglie nessuno!