In un’intervista pubblicata il 7 febbraio dal Corriere della Sera, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha parlato del caso di Ilaria Salis, l’insegnante italiana che da quasi un anno è detenuta in un carcere di Budapest, in Ungheria, con l’accusa di aver aggredito un gruppo di neonazisti. Tra le altre cose, Nordio ha dichiarato che lo Stato italiano non chiederà alla giustizia ungherese di concedere gli arresti domiciliari a Salis, come richiesto dal padre della detenuta, perché questo gesto sarebbe «un’interferenza» nella «sovranità della giurisdizione straniera».
Il ministro ha poi aggiunto che i cittadini italiani detenuti all’estero sono «oltre duemila»: «Per ciascuno ci attiviamo, nei limiti di norma». Questo numero è corretto? Secondo i dati più aggiornati a disposizione la risposta è sì.
Il ministro ha poi aggiunto che i cittadini italiani detenuti all’estero sono «oltre duemila»: «Per ciascuno ci attiviamo, nei limiti di norma». Questo numero è corretto? Secondo i dati più aggiornati a disposizione la risposta è sì.