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Meloni è fuorviante sull’aumento del reddito delle famiglie

| 13 febbraio 2024
La dichiarazione
«Il reddito disponibile delle famiglie, secondo l’Ocse, è aumentato in Italia sei volte di più di quanto sia aumentato nella media delle altre nazioni»
Fonte: X | 12 febbraio 2024
Pagella Politica
Verdetto sintetico
La dichiarazione della presidente del Consiglio è fuorviante.
In breve
  • Secondo Ocse, nel terzo trimestre del 2023 il reddito disponibile delle famiglie in Italia, tenendo conto dell’inflazione, è aumentato dell’1,4 per cento rispetto al trimestre precedente, mentre in media tra i Paesi del G7 e dell’Ocse è calato. TWEET
  • Meloni non dice a quale periodo fa riferimento l’aumento del reddito che ha citato. Tra gli altri, sono esclusi i potenziali effetti della legge di Bilancio per il 2024, approvata a dicembre 2023. TWEET
  • Tra il terzo trimestre del 2022, ossia poco prima dell’insediamento del governo Meloni, e il terzo trimestre del 2023 il reddito disponibile delle famiglie in Italia è calato (-0,3 per cento). TWEET
Il 12 febbraio, in un’intervista con il TG5 su Canale 5, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha difeso (min. 1:58) le recenti politiche economiche del suo governo citando una statistica in particolare. Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), ha detto Meloni, in Italia il reddito disponibile delle famiglie è aumentato «sei volte di più» della media degli altri Paesi.

Abbiamo verificato che cosa dicono davvero i numeri: la dichiarazione della presidente del Consiglio è fuorviante.

Che cosa dice l’Ocse

Nella sua intervista in tv, con tutta probabilità Meloni ha fatto riferimento ai dati pubblicati dall’Ocse lo scorso 8 febbraio sul cosiddetto “reddito lordo disponibile delle famiglie pro capite in termini reali” (in inglese real household income per capita). Quest’ultimo è il reddito totale percepito dalle singole famiglie, al netto delle imposte sul reddito e sul patrimonio, e al netto dei contributi sociali. Come spiega l’Ocse nel suo database, questo indicatore tiene conto dell’andamento dell’inflazione: «Se il reddito aumenta più dei prezzi al consumo, il reddito reale aumenta. Se il reddito aumenta meno dei prezzi al consumo, il reddito reale diminuisce» [1].

Secondo Ocse, nel terzo trimestre del 2023 – quindi tra luglio e settembre dell’anno scorso – in Italia il reddito delle famiglie è cresciuto dell’1,4 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. Questo aumento «è stato trainato principalmente dalla crescita delle retribuzioni dei dipendenti e dei redditi da lavoro autonomo», ha sottolineato l’Ocse. Nello stesso periodo di tempo, in media il reddito delle famiglie nei Paesi del G7 e quello negli altri Paesi Ocse monitorati è sceso in entrambi i casi dello 0,2 per cento. Da qui viene la dichiarazione di Meloni secondo cui il dato italiano «è aumentato sei volte di più di quanto sia aumentato nella media delle altre nazioni». La Francia ha registrato un calo dello 0,1 per cento, la Germania dello 0,6 per cento e la Spagna del 2,1 per cento.
Nella sua intervista però la presidente del Consiglio non ha specificato a quale periodo facessero riferimento i nuovi dati dell’Ocse. Questa omissione è importante per almeno due motivi. 

In primo luogo, ascoltando la dichiarazione di Meloni, si potrebbe pensare che la presidente del Consiglio abbia fatto riferimento all’intero periodo in cui è al governo, ossia da ottobre 2022 a oggi, e ai provvedimenti presi in favore dell’economia. Come abbiamo visto, in realtà i dati Ocse arrivano solo alla fine di settembre 2023. Tra gli altri, non possono avere avuto un impatto sui numeri i provvedimenti presi con la nuova legge di Bilancio, come il rifinanziamento del taglio del cuneo fiscale, o l’abolizione del reddito di cittadinanza entrato in vigore il 1° gennaio 2024.

In secondo luogo va sottolineato che sul reddito lordo disponibile delle famiglie pro capite in termini reali Ocse fornisce un indice che permette di calcolare dal 2007 in poi, di trimestre in trimestre, come è cambiato questo indicatore nel tempo. Detto in parole semplici, posto a 100 il reddito delle famiglie nel primo trimestre del 2007, Ocse calcola ogni tre mesi se questo valore è cresciuto o diminuito. 

Alla fine del terzo trimestre 2022, prima che si insediasse il governo Meloni, l’indice del reddito delle famiglie valeva 93,43, ossia era più basso del valore del 2007 [2]. Tra luglio e settembre 2023 (dati più aggiornati) valeva 93,18: dunque, nonostante l’aumento tra il secondo e il terzo trimestre dell’anno scorso, nel primo anno del governo Meloni il reddito delle famiglie è complessivamente calato (-0,3 per cento), non aumentato come ha lasciato intendere la presidente del Consiglio. Nel primo trimestre del 2023 c’è stato un aumento del 3 per cento rispetto al trimestre precedente, mentre nel secondo trimestre del 2023 c’è stato un calo dello 0,4 per cento.
In Spagna e in Francia, nonostante il calo nel terzo trimestre del 2023, il reddito disponibile rimaneva più alto rispetto a un anno prima, mentre in Germania più basso. In tutti e tre i Paesi – ma qui c’entrano dinamiche economiche di lungo corso – il reddito delle famiglie era più alto di quello del 2007.

Il verdetto

Al TG5 Giorgia Meloni ha detto che, secondo l’Ocse, in Italia «il reddito disponibile delle famiglie è aumentato in Italia sei volte di più di quanto sia aumentato nella media delle altre nazioni». Abbiamo verificato e la dichiarazione della presidente del Consiglio è fuorviante.

Secondo Ocse, nel terzo trimestre del 2023 il reddito disponibile delle famiglie in Italia, tenendo conto dell’inflazione, è aumentato dell’1,4 per cento rispetto al trimestre precedente, mentre in media tra i Paesi del G7 e dell’Ocse è calato.

Meloni non dice però a quale periodo fa riferimento l’aumento del reddito che ha citato. Tra gli altri, sono esclusi i potenziali effetti della legge di Bilancio per il 2024, approvata a dicembre 2023.

Tra il terzo trimestre del 2022, ossia poco prima dell’insediamento del governo Meloni, e il terzo trimestre del 2023 il reddito disponibile delle famiglie in Italia è calato (-0,3 per cento).

***


[1] Cliccare sulla “i” vicino a “Real household gross disposable income per capita”.

[2] Selezionare “Italy” dal menù a tendina nella sezione “Country”.

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