Il 17 febbraio, in un’intervista con La Stampa, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito che il governo vuole rispettare l’impegno preso con la Nato – e finora disatteso – per portare le spese militari dell’Italia a un valore pari al 2 per cento del Prodotto interno lordo (PIL). «Non ci siamo mai nascosti dietro alcuna scusa», ha detto Tajani, aggiungendo che l’Italia, dopo gli Stati Uniti, è il Paese che «ha il maggior numero di uomini e mezzi impegnati nelle missioni Nato». «I nostri militari sono in tutto il mondo, questo è un impegno che conta e che faremo valere», ha sottolineato il ministro.
Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri e, sul ruolo dell’Italia nelle missioni della Nato, Tajani ha sostanzialmente ragione.
Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri e, sul ruolo dell’Italia nelle missioni della Nato, Tajani ha sostanzialmente ragione.