Il 27 ottobre 2019 si sono svolte le elezioni regionali in Umbria. La consultazione elettorale ha segnato una netta vittoria dell’alleanza di liste di centrodestra, che ha ottenuto il 57,55 per cento delle preferenze, mentre il centrosinistra (che si è presentato insieme al suo alleato di governo, il Movimento 5 stelle) si è fermato al 37,48 per cento.
La notte successiva alle elezioni, come riportano varie fonti, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affermato che «sarebbe un errore interrompere questo esperimento [= l’alleanza Pd-M5s] per via di una Regione che ha il 2 per cento della popolazione nazionale».
Ma la popolazione umbra rappresenta davvero solo il 2 per cento della popolazione?
I dati
Secondo i dati Istat, la popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2019 è di 60.359.546 persone, mentre la popolazione umbra è di 882.015 persone. Il 2 per cento della popolazione italiana è poco più di 1,2 milioni di persone (per la precisione 1.207.190).
I circa 880 mila residenti in Umbria rappresentano invece l’1,45 per cento circa della popolazione nazionale. Dunque, il premier Conte sbaglia per difetto quando sostiene che la popolazione umbra è il 2 per cento del totale.
Proviamo a interpretare il dato del 2 per cento alla luce del totale della popolazione che può effettivamente votare. Secondo i dati del Ministero dell’Interno riferiti all’ultima rilevazione effettuata prima delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, il totale degli aventi diritto al voto in Italia in quel momento era di 51.405.717 persone, mentre il totale riferito alla Regione Umbria era di 711.069 persone.
Il 2 per cento non torna esattamente neppure guardando solo a chi può votare, dato che il 2 per cento di 51.405.717 è 1.028.114.
I 711.069 aventi diritto al voto in Umbria corrispondevano quindi all’1,37 per cento circa del totale, una percentuale sempre inferiore a quella del 2 per cento citata da Conte.
Il verdetto
Giuseppe Conte ha affermato che la popolazione della Regione Umbria è pari al 2 per cento del totale nazionale. Gli umbri sono in realtà anche meno di quella percentuale: la popolazione umbra è pari all’1,45 per cento del totale residente in Italia e all’1,37 per cento degli aventi diritto al voto.
Per Conte, quindi, un “C’eri quasi”.
«Le agenzie di rating per la prima volta, due agenzie di rating, per la prima volta hanno rivisto in positivo le stime sull’Italia. Dal 1989 questa cosa è accaduta tre volte in Italia»
30 ottobre 2024
Fonte:
Porta a Porta – Rai 1