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No, Giuli non è il primo ministro della Cultura senza laurea

| 11 settembre 2024
La dichiarazione
«Penso che Giuli sia il primo ministro della Cultura non laureato della storia italiana»
Fonte: Agorà – Rai3 | 7 settembre 2024
ANSA/GIUSEPPE LAMI
ANSA/GIUSEPPE LAMI
Verdetto sintetico
Ci sono altri due casi di ministri della Cultura senza laurea.
In breve
  • Il nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli ha frequentato il corso di filosofia all’università, senza laurearsi. TWEET
  • Gli ex ministri dei Beni culturali Walter Veltroni e Francesco Rutelli non erano laureati quando hanno fatto parte di due governi di centrosinistra. TWEET
Il 7 settembre, ospite di Agorà Weekend su La7, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha fatto «un grande in bocca al lupo» al nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha preso il posto del dimissionario Gennaro Sangiuliano. «Lo valuteremo sui fatti» e «vedremo che cosa saprà fare», ha detto l’ex presidente del Consiglio, aggiungendo: «Penso che sia il primo ministro della Cultura non laureato della storia italiana». È davvero così? In breve la risposta è no. 

I ministri della Cultura senza laurea

Giuli, che di professione fa il giornalista e fino alla nomina a ministro è stato presidente della Fondazione MAXXI di Roma, ha scritto nel suo curriculum vitae di aver «sostenuto l’intero ciclo di esami» in «studi filosofici alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma», ma «senza discutere la tesi di laurea». Dunque, stando a quanto dichiarato dallo stesso Giuli, è vero che il nuovo ministro della Cultura non è laureato (l’ex ministro Sangiuliano, invece, è laureato in giurisprudenza). 

A differenza di quanto pensa Renzi, però, Giuli – che ha conseguito il diploma di maturità classica al Liceo Tasso di Roma – non è il primo ministro della Cultura senza laurea. Negli ultimi cinquant’anni ci sono infatti altri due casi simili al suo, entrambi in governi di centrosinistra. Per arrivare a questa conclusione, abbiamo consultato il database I governi italiani ai raggi X, sviluppato da Il Sole 24 Ore e da Pagella Politica, sulle elaborazioni di Andrea Carboni, ricercatore alla University of Sussex.

Il Ministero della Cultura è stato istituito nel 1974, durante il quarto governo guidato da Aldo Moro, con il nome di “Ministero per i Beni culturali e Ambientali”. Il primo ministro a capo di questo ministero è stato Giovanni Spadolini, laureato in giurisprudenza. Negli anni successivi si sono succeduti 27 ministri della Cultura diversi, conteggiando anche Sangiuliano e Giuli, in 40 governi diversi. Alcuni ministri della Cultura (o dei Beni culturali) hanno fatto parte di più governi. Il primato spetta all’ex ministro Dario Franceschini, che – anche lui laureato in giurisprudenza – si è occupato di cultura per quattro governi: quelli di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, il secondo governo di Giuseppe Conte e il governo di Mario Draghi. 

I due ministri della Cultura non laureati quando hanno ricoperto lo stesso incarico di Giuli sono Walter Veltroni e Francesco Rutelli, entrambi ex sindaci di Roma. Dal 17 maggio 1996 al 21 ottobre 1998 Veltroni è stato vicepresidente del Consiglio del primo governo Prodi, ricoprendo la carica di ministro per i Beni culturali, lo Spettacolo e lo Sport. L’ex segretario del PD ha frequentato l’istituto professionale di Stato per la cinematografia. Dal 17 maggio 2006 al 6 maggio 2008 Rutelli, che è diplomato al liceo classico, è stato vicepresidente del Consiglio e ministro per i Beni e le Attività culturali nel secondo governo Prodi. Rutelli si è laureato poi nel 2017 in Pianificazione e progettazione del paesaggio e dell’ambiente.

Prima dell’istituzione del Ministero della Cultura, avvenuta nel 1974, ci sono stati altri due ministri che si sono occupati dei beni culturali, sebbene il ministero non fosse ancora stato creato. Stiamo parlando di Camillo Ripamonti (quarto governo di Mariano Rumor) e Giuseppe Lupis (quinto governo Rumor): il primo era laureato in ingegneria, il secondo in giurisprudenza.

Il verdetto

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi pensa che Alessandro Giuli sia «il primo ministro della Cultura non laureato della storia italiana». In realtà non è così, o meglio: è vero che Giuli non è laureato, ma ci sono altri due casi simili al suo. 

Walter Veltroni e Francesco Rutelli, entrambi ministri dei Beni culturali, non erano laureati quando hanno fatto parte di due governi di centrosinistra.

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