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Il debito pubblico italiano sta crescendo o calando?

| 16 agosto 2022
La dichiarazione
«Record del debito pubblico. Eppure state dicendo da mesi che stava calando»
Fonte: Twitter | 16 agosto 2022
Pagella Politica
Verdetto sintetico
Il co-fondatore di Fratelli d’Italia guarda al valore assoluto del debito, non al rapporto con il Pil.
In breve
  • A giugno, il debito pubblico italiano ha raggiunto il valore di oltre 2.766 miliardi di euro, un record. TWEET
  • Nei primi tre mesi del 2022, il rapporto tra debito e Pil è stato del 152,6 per cento, in crescita rispetto all’ultimo trimestre del 2021, ma comunque su un livello più basso rispetto a quello registrato dalla seconda metà del 2020 in poi. TWEET
Il 16 agosto Guido Crosetto, ex parlamentare e co-fondatore di Fratelli d’Italia, ha scritto su Twitter che l’Italia ha registrato il «record del debito pubblico», aggiungendo: «Eppure state dicendo da mesi che stava calando…».

È vero: ad agosto, il debito pubblico italiano ha toccato un valore record, in termini assoluti. Ma è anche vero che, in rapporto al Pil, il debito è in una fase di discesa rispetto ai mesi scorsi, sebbene sia tornato a salire nei primi tre mesi del 2022.

Il valore del debito pubblico italiano

Il 16 agosto la Banca d’Italia ha pubblicato il report aggiornato sul debito pubblico italiano. Secondo le rilevazioni più recenti, a giugno 2022 il debito delle amministrazioni pubbliche ha raggiunto un valore pari a 2.766 miliardi e 376 milioni di euro, in crescita di 11 miliardi rispetto al mese di maggio, quando il valore assoluto del debito era leggermente calato rispetto ad aprile. 

In effetti, come segnalato da Crosetto, il debito pubblico italiano a giugno ha raggiunto un valore «record», aumentando di oltre 200 miliardi di euro rispetto al 2020, l’anno colpito più duramente dalla pandemia di Covid-19.
Figura 1. Andamento del debito pubblico italiano – Fonte: Banca d’Italia
Figura 1. Andamento del debito pubblico italiano – Fonte: Banca d’Italia
Quello che sta calando non è però il valore assoluto del debito pubblico, ma quello in rapporto al valore del Prodotto interno lordo (Pil), ossia, semplificando un po’, la ricchezza prodotta in Italia. Generalmente, il debito pubblico viene rapportato al Pil perché in questo modo si definisce meglio la sua sostenibilità nel tempo.

Secondo i dati Eurostat più aggiornati, nei primi tre mesi del 2022 il debito pubblico italiano ha raggiunto un valore (provvisorio) pari al 152,6 per cento del Pil, in crescita rispetto al 150,8 per cento degli ultimi tre mesi del 2021, ma comunque in calo rispetto ai sei trimestri precedenti. Il valore più alto è stato toccato nei primi tre mesi del 2021, con una percentuale pari al 159,3 per cento.

Il Documento di economia e finanza, pubblicato ad aprile scorso dal governo Draghi, ha fissato l’obiettivo di portare il debito pubblico italiano alla fine del 2022 a un valore pari al 147 per cento del Pil e nel 2023 al 145,2 per cento.

Il verdetto

Secondo Guido Crosetto, il debito pubblico italiano ha raggiunto un valore «record», sebbene «da mesi» si diceva che «stava calando».

A giugno, il debito ha in effetti raggiunto un valore assoluto record, pari a oltre 2.766 miliardi di euro. Ma in rapporto al Pil, il debito pubblico è calato rispetto alla seconda metà del 2020 in poi, anche se nei primi tre mesi del 2022 è tornato a crescere, in base ai dati provvisori di Eurostat.

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