Il 16 settembre, in un’intervista con La Stampa, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha commentato il processo sul caso Open Arms che vede coinvolto il segretario della Lega Matteo Salvini. L’attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è accusato dalla Procura di Palermo di aver commesso ad agosto 2019 due reati – sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio – quando lui era ministro dell’Interno, mentre Conte era presidente del Consiglio.
Alla domanda: «Si pente di aver firmato con Salvini i decreti “Sicurezza”?», il leader del Movimento 5 Stelle ha risposto che durante il secondo governo Conte, supportato tra gli altri dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, «la prima cosa che abbiamo fatto è stato cambiare quei decreti».
Le cose stanno davvero come dice Conte? In breve la risposta è no: è vero che il secondo governo Conte ha modificato i decreti “Sicurezza”, ma oltre 400 giorni dopo il suo insediamento.
Alla domanda: «Si pente di aver firmato con Salvini i decreti “Sicurezza”?», il leader del Movimento 5 Stelle ha risposto che durante il secondo governo Conte, supportato tra gli altri dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, «la prima cosa che abbiamo fatto è stato cambiare quei decreti».
Le cose stanno davvero come dice Conte? In breve la risposta è no: è vero che il secondo governo Conte ha modificato i decreti “Sicurezza”, ma oltre 400 giorni dopo il suo insediamento.