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Conte non la racconta giusta sulla modifica dei decreti “Sicurezza”

| 18 settembre 2024
La dichiarazione
«Con il secondo governo Conte, la prima cosa che abbiamo fatto è stato cambiare i decreti “Sicurezza”»
Fonte: La Stampa | 16 settembre 2024
ANSA/ETTORE FERRARI
ANSA/ETTORE FERRARI
Verdetto sintetico
Il presidente del Movimento 5 Stelle dice una cosa falsa.
In breve
  • Il secondo governo Conte si è insediato il 5 settembre 2019. Nel suo programma si era impegnato a modificare i decreti “Sicurezza” seguendo le indicazioni del presidente della Repubblica. TWEET
  • Il decreto-legge che ha modificato i decreti “Sicurezza” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre 2020, oltre 400 giorni dopo l’insediamento del secondo governo Conte. TWEET
Il 16 settembre, in un’intervista con La Stampa, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha commentato il processo sul caso Open Arms che vede coinvolto il segretario della Lega Matteo Salvini. L’attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è accusato dalla Procura di Palermo di aver commesso ad agosto 2019 due reati – sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio – quando lui era ministro dell’Interno, mentre Conte era presidente del Consiglio. 

Alla domanda: «Si pente di aver firmato con Salvini i decreti “Sicurezza”?», il leader del Movimento 5 Stelle ha risposto che durante il secondo governo Conte, supportato tra gli altri dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, «la prima cosa che abbiamo fatto è stato cambiare quei decreti».

Le cose stanno davvero come dice Conte? In breve la risposta è no: è vero che il secondo governo Conte ha modificato i decreti “Sicurezza”, ma oltre 400 giorni dopo il suo insediamento.

Che cosa sono i decreti “Sicurezza”

Con l’espressione “decreti Sicurezza” si fa generalmente riferimento a due decreti-legge approvati dal primo governo Conte, sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle. Il primo decreto “Sicurezza” è stato approvato a ottobre 2018 e convertito in legge dal Parlamento a dicembre, mentre il secondo decreto “Sicurezza” è stato approvato a giugno 2019 e convertito in legge ad agosto, poche settimane prima della caduta del primo governo Conte. Entrambi i decreti erano stati promossi dalla Lega guidata da Matteo Salvini, ma sono passati in Consiglio dei ministri e in Parlamento grazie al voto del Movimento 5 Stelle, all’epoca suo alleato. 

Come suggerisce il loro nome, i due decreti “Sicurezza” hanno introdotto alcune novità in materia di sicurezza e non solo: tra le norme contenute nei due provvedimenti, infatti, quelle più contestate riguardano il contrasto dell’immigrazione irregolare. Per esempio il primo decreto “Sicurezza” ha eliminato la protezione umanitaria che poteva essere concessa ai richiedenti asilo, mentre il secondo decreto “Sicurezza” ha introdotto una multa da 150 mila euro a un milione di euro per le navi che non avessero rispettato il divieto di ingresso in acque territoriali italiane firmato dal Ministero dell’Interno, insieme al Ministero della Difesa e a quello delle Infrastrutture. 

L’obiettivo dichiarato di queste misure era scoraggiare le partenze dei migranti e le operazioni di salvataggio nel Mar Mediterraneo condotte dalle navi delle organizzazioni non governative (Ong).

Le osservazioni di Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato entrambi i decreti “Sicurezza”, facendo però alcune osservazioni al primo governo Conte. 

Dopo avere firmato il primo decreto “Sicurezza”, prima dell’inizio dell’esame in Parlamento, Mattarella aveva inviato una lettera all’allora presidente del Consiglio Conte, in cui esprimeva «l’obbligo di sottolineare» che in materia di immigrazione e protezione internazionale – prima ancora delle nuove norme – rimanevano «fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato, pur se non espressamente richiamati nel testo normativo». 

Per quanto riguarda il secondo decreto “Sicurezza”, Mattarella aveva sollevato altre perplessità, tra cui una relativa alla multa alle navi Ong, dopo aver promulgato definitivamente la conversione in legge del decreto. «Con riferimento alla violazione delle norme sulla immigrazione non è stato introdotto alcun criterio che distingua quanto alla tipologia delle navi, alla condotta concretamente posta in essere, alle ragioni della presenza di persone accolte a bordo e trasportate», aveva scritto Mattarella in una lettera inviata al presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera e Senato. «Non appare ragionevole, ai fini della sicurezza dei nostri cittadini e della certezza del diritto, fare a meno di queste indicazioni e affidare alla discrezionalità di un atto amministrativo la valutazione di un comportamento che conduce a sanzioni di tale gravità».

Che cosa ha fatto il secondo governo Conte

Il secondo governo Conte è entrato in carica il 5 settembre 2019. Alla base dell’attività di questo governo, sostenuto da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Liberi e Uguali e poi da Italia Viva, c’era un programma composto da 29 punti, di cui uno dedicato alla gestione dell’immigrazione. «La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere rivisitata, alla luce delle recenti osservazioni formulate dal presidente della Repubblica», si legge nel programma del secondo governo Conte al punto 18.

Davvero «la prima cosa» che ha fatto il secondo governo Conte è stata «cambiare» i decreti “Sicurezza”, come sostiene ora il presidente del Movimento 5 Stelle? La risposta è no.

Il secondo governo Conte ha modificato i decreti “Sicurezza” con un nuovo decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri il 6 agosto 2020, ma pubblicato in Gazzetta Ufficiale due settimane dopo, il 21 ottobre 2020. Questo decreto è stato poi convertito in legge a dicembre 2020. Dunque, dal giorno dell’insediamento del secondo governo Conte all’approvazione delle modifiche dei decreti “Sicurezza” sono passati circa 400 giorni, oltre un anno.

Si potrebbe obiettare che quel governo ha dovuto affrontare l’emergenza causata dalla pandemia di Covid-19, ma quest’ultima è iniziata a gennaio 2020: il secondo governo Conte avrebbe potuto modificare i decreti “Sicurezza” prima, tra settembre e dicembre 2019. Se non fosse che all’epoca questo impegno non era la priorità del partito oggi guidato da Conte. A novembre 2019, infatti, il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio – dimessosi dall’incarico a gennaio 2020 – aveva risposto così all’allora segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, a proposito dei decreti “Sicurezza”: «Nel programma di governo c’è scritto che noi accoglieremo le osservazioni del presidente della Repubblica. In questo momento però io vedo che i cittadini ci stanno chiedendo di affrontare delle emergenze».

Si potrebbe obiettare ancora che tra settembre e dicembre il governo e il Parlamento sono di solito impegnati nella scrittura e nell’esame della legge di Bilancio. Ma vari controesempi dimostrano che nello stesso periodo di tempo un governo appena insediato può approvare provvedimenti su altri temi. Per esempio l’attuale governo Meloni si è insediato il 21 ottobre 2022: nel giro di pochi giorni ha approvato un decreto-legge che, tra le altre cose, ha introdotto un nuovo reato contro chi organizza i rave party

Il decreto-legge approvato dal secondo governo Conte per modificare i decreti “Sicurezza” è intervenuto su alcuni punti specifici di quei due provvedimenti. Per esempio ha ridefinito la “protezione speciale”, con cui di fatto è stata reintrodotta una forma di “protezione umanitaria”, abolita dal primo decreto “Sicurezza”. In più ha eliminato la multa fino a un milione di euro per le navi Ong e ha stabilito che il divieto di ingresso in acque territoriali non può essere emesso «nell’ipotesi di operazioni di soccorso immediatamente comunicate al centro di coordinamento competente per il soccorso marittimo e allo Stato di bandiera ed effettuate nel rispetto delle indicazioni della competente autorità per la ricerca e soccorso in mare». Rimangono comunque delle multe nel caso in cui venga violato un divieto di ingresso, ma le cifre sono notevolmente ridotte rispetto a quelle previste dal decreto “Sicurezza bis”.

Il verdetto

Giuseppe Conte ha dichiarato: «Con il secondo governo Conte, la prima cosa che abbiamo fatto è stato cambiare» i decreti “Sicurezza”. Quello che dice il presidente del Movimento 5 Stelle è falso.

Il secondo governo Conte si è insediato il 5 settembre 2019. Il decreto-legge che ha modificato i due decreti “Sicurezza”, seguendo le indicazioni del presidente della Repubblica, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre 2020, oltre 400 giorni dopo l’insediamento.

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