Il 30 luglio, il Blog delle stelle ha pubblicato un articolo a firma del sottosegretario all’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che elogia i provvedimenti dell’esecutivo Lega-M5s per dare più soldi all’università (immagine 1).
Nel testo, Fioramonti scrive che «dopo anni di tagli questo governo ha invertito la tendenza. Il fondo delle università quest’anno è aumentato di oltre 100 milioni».
Ma è davvero così? Abbiamo verificato e qualcosa non torna.
Di che cosa stiamo parlando
Come spiega un approfondimento della Camera dei deputati di maggio 2019, il Fondo per il finanziamento ordinario delle università (Ffo) – comunemente chiamato “Fondo delle università” – è il principale strumento con cui lo Stato italiano finanzia le università statali e i consorzi universitari.
Tra le altre cose, con questo fondo vengono finanziate le spese relative allo stipendio dei docenti e dei ricercatori, all’ordinaria manutenzione delle strutture universitarie e a una parte della ricerca scientifica.
L’importo destinato al Ffo viene distribuito annualmente.
Che cosa ha fatto il governo
Nel Contratto di governo – firmato a maggio 2018, prima dell’insediamento del nuovo esecutivo – Lega e M5s hanno promesso di «incrementare le risorse destinate all’università e agli Enti di Ricerca e ridefinire i criteri di finanziamento delle stesse».
Come abbiamo spiegato nel nostro progetto Traccia il Contratto, dopo un anno di esecutivo questo impegno non era ancora stato mantenuto.
Per quanto riguarda il Fondo delle università (il Ffo), la legge di Bilancio per il 2019 ha stabilito uno stanziamento di quasi 7 miliardi e 451 milioni di euro (per la precisione, 7.450.770.950 euro).
Bisognerà vedere che cosa succederà con le future leggi di Bilancio, ma attualmente questa somma è destinata a salire nel 2020 a circa 7,61 miliardi di euro (7.614.071.950) e a circa 7,68 miliardi nel 2021 (7.678.805.950).
È un aumento…
In effetti, come dice Fioramonti, un aumento c’è stato.
Con la legge di Bilancio per il 2018, l’allora governo Gentiloni (Partito democratico) aveva stanziato per il Fondo delle università circa 7 miliardi e 318 milioni di euro (7.318.484.147).
Dunque, rispetto all’anno scorso il governo Conte ha effettivamente aumentato di circa 132 milioni e 300 mila euro i soldi per finanziare le spese universitarie, portandoli a quasi 7 miliardi e 451 milioni di euro.
L’esecutivo Gentiloni aveva previsto per il 2019 uno stanziamento di quasi 7 miliardi e 373 milioni di euro e di quasi 7 milioni e 425 milioni di euro per il 2020, entrambe due cifre più basse degli allocamenti dell’attuale esecutivo validi per quest’anno.
…dopo anni di tagli?
L’aumento dunque c’è stato, ma è davvero «un’inversione di tendenza», arrivata «dopo anni di tagli»?
Il già citato approfondimento della Camera ha ricostruito in una tabella l’andamento delle risorse allocate al Fondo delle università a partire dal 2007. Come si vede, il fondo era in aumento da anni – almeno dal 2015. Ad esempio, nel 2018 il governo Gentiloni aveva aumentato le risorse di circa 294 milioni di euro. Una crescita oltre due volte maggiore rispetto a quella introdotta da Lega e M5s.
Come si vede dalla tabella, aumenti – meno consistenti – c’erano stati anche nei due anni precedenti.
Nell’arco degli ultimi 12 anni, i tagli al Ffo si sono verificati in tre occasioni: tra il 2009 e il 2010 (-832 milioni di euro circa); tra il 2012 e il 2013 (-300 milioni di euro circa); e tra il 2014 e il 2015 (-98 milioni di euro circa).
È comunque vero che il finanziamento del fondo delle università non ha ancora recuperato i livelli pre-crisi del 2008. Nel 2009 il Fondo per l’università aveva raggiunto il massimo degli anni recenti, a 7,5 miliardi di euro: l’anno successivo era stato ridotto di oltre 800 milioni di euro. Da allora, con le eccezioni che abbiamo ricordato sopra (2012-2013 e 2014-2015) c’è stata una serie di piccoli aumenti, che però non hanno ancora colmato del tutto il gap.
Il verdetto
Secondo il sottosegretario all’Istruzione Lorenzo Fioramonti, «dopo anni di tagli questo governo ha invertito la tendenza. Il fondo delle università quest’anno è aumentato di oltre 100 milioni».
In effetti, un aumento rispetto allo scorso anno c’è stato – di oltre 132 milioni di euro – ma non è vero che si tratta di una novità.
Per il 2018, il governo Gentiloni aveva aumentato gli stanziamenti del fondo delle università di circa 294 milioni di euro, mentre aumenti meno consistenti c’erano stati anche nel 2017 e 2016. Negli ultimi 12 anni, quelli con una riduzione del fondo per le spese universitarie sono stati tre – tra cui uno molto consistente, all’inizio della crisi, di oltre 800 milioni di euro. Ma la norma degli ultimi anni è stato un leggero aumento. In conclusione, Fioramonti merita un “Pinocchio andante”.
«Le agenzie di rating per la prima volta, due agenzie di rating, per la prima volta hanno rivisto in positivo le stime sull’Italia. Dal 1989 questa cosa è accaduta tre volte in Italia»
30 ottobre 2024
Fonte:
Porta a Porta – Rai 1