Questa analisi fa parte della Pagella Politica di Agi e contiene solo il verdetto, con modifiche. Qui puoi leggere l’articolo completo.



Dalila Nesci ha ragione nel sottolineare come il decreto sul reddito di cittadinanza, di cui è relatrice, contenga anche diverse sanzioni penali e misure punitive (revoca e riduzione del beneficio) per chi prova ad ottenerlo senza averne diritto e per chi subisce determinate condanne.



Queste sanzioni sono però, a giudizio dei tecnici parlamentari, in un caso troppo elevate, considerato il sistema di pene previsto dal codice penale, e nell’altro contengono un elemento di indeterminatezza che potrebbe essere contrario a uno dei principi che vanno applicati alle norme penali. Nonostante questi dubbi, e tenuto in conto della parte di previsione per il futuro che contiene la sua dichiarazione, Dalila Nesci merita un “C’eri quasi”.



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