Questa analisi fa parte della Pagella Politica di Agi e contiene solo il verdetto. Qui puoi leggere l’analisi completa.




Il verdetto



L’affermazione di Renato Brunetta è errata, per quanto riguarda Conte, e imprecisa per quanto riguarda Giorgetti. Il presidente del Consiglio – che ci risulti – non ha infatti mai ammesso la necessità di effettuare la manovra correttiva. Al massimo ha detto, a fine gennaio, che era prematuro parlarne.



Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, allo stesso modo, non ha rilasciato dichiarazioni che dicano in modo chiaro che sarà necessario fare una manovra correttiva. Ma con le sue parole ha lasciato aperta la porta al fatto che, nei prossimi mesi, il governo “vedrà” se una simile correzione di rotta sarà necessaria o meno.



Una linea, questa, che in fondo sembra essere sostanzialmente la stessa del ministro dell’Economia Giovanni Tria, il quale non ha chiuso la porta all’ipotesi di una manovra correttiva – se l’economia dovesse crescere meno del previsto, e non esclusivamente per effetto della congiuntura economica – ma ha sostenuto che sia ancora prematuro parlarne.



Questa analisi fa parte della Pagella Politica di Agi e contiene solo il verdetto. Qui puoi leggere l’analisi completa.