Durante un comizio a Catania, in vista delle regionali del 5 novembre, il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha ricordato alcuni numeri sulla disoccupazione della Sicilia.
“Se quelle persone con Musumeci (il candidato del centrodestra, ndr) tornano al governo la Sicilia che creeranno è quella che conoscete già”, è la dichiarazione di Di Maio, “è quella ridotta in queste condizioni che ha il doppio della disoccupazione nazionale e il 57% di giovani che non hanno il lavoro”.
La situazione in Sicilia
I dati Eurostat suddivisi per regione si riferiscono al 2016, quando in Italia la disoccupazione era all’11,7%, mentre in Sicilia era al 22,1%: di poco inferiore al doppio. I dati più recenti dell’Istat, riferiti al secondo trimestre del 2017, mostrano un calo su base nazionale, con la disoccupazione scesa al 10,9%, ma non in Sicilia, dove la disoccupazione è sempre ferma al 22,1%.
Se si guarda invece ai dati della disoccupazione giovanile (15-24 anni) le cifre più recenti su base regionale dell’Istat si riferiscono all’anno 2016, quando il tasso in Sicilia aveva toccato il 57,2%, a fronte del 37,8% su base nazionale.
Il report Istat più recente su mercato del lavoro, occupazione e disoccupazione è stato pubblicato il 31 ottobre, quindi Di Maio poteva solo fare riferimento a numeri precedenti.
Quanti giovani “non hanno un lavoro”?
Vediamo ora più da vicino l’affermazione di Di Maio sui giovani.
Secondo quanto riporta l’Istat nella sua nota metodologica, sono da considerarsi lavoratori occupati le “persone che hanno svolto almeno un’ora di lavoro retribuita nella settimana di riferimento”, mentre i disoccupati sono coloro “che cercano attivamente un lavoro”, a differenza degli inattivi “che non lavorano e non cercano lavoro, per esempio perché impegnati negli studi o in pensione”.
Di Maio parla di “giovani che non hanno il lavoro”, ma è utile capire qual è la situazione dell’occupazione tra i 15-24enni, un dato spesso richiamato dai politici perché particolarmente elevato. La “disoccupazione giovanile” infatti è la quota di disoccupati nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni: il fatto che a settembre 2017, secondo il report dell’Istat, il 35,7% dei giovani sia disoccupato non significa che un giovane su tre tra tutti i giovani non abbia un lavoro.
Il dato, infatti, è calcolato solo sulla forza lavoro, che esclude gli inattivi. Questa è una categoria particolarmente elevata tra i giovani, spesso ancora impegnati con gli studi. Il tasso di inattività è per loro infatti al 73,5%. Ecco perché l’Istat calcola anche l’incidenza dei disoccupati sul totale – che nel caso dei giovani è pari al 9,4%, cioè meno di uno su dieci.
Sempre in Sicilia, nel 2016 i giovani inattivi erano il 74,6% sul totale dei giovani, quindi l’incidenza della disoccupazione era pari al 14,5%: un dato comunque molto più alto rispetto alla media nazionale.
Il verdetto
Luigi Di Maio quando ha dichiarato che “la Sicilia ha il doppio della disoccupazione nazionale” ha riportato dati corretti: la Sicilia ha un tasso di disoccupazione del 22,1%, doppio rispetto a quello nazionale del 10,9%. Quando invece si è riferito alla disoccupazione giovanile è stato un po’ impreciso, perché ha parlato di “giovani che non hanno il lavoro”: Di Maio avrebbe dovuto specificare che si riferiva alla disoccupazione giovanile, effettivamente pari al 57,2% nel 2016 in Sicilia come da lui riportato. Parlare di giovani che non hanno il lavoro rischia di essere troppo generico e far credere a chi ascolta che quasi sei giovani su dieci siano disoccupati, mentre l’incidenza reale in Sicilia è inferiore a due giovani su dieci.
Luigi Di Maio ottiene un “C’eri quasi”.
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