Sul tema della cittadinanza tanto si è discettato e in materia si era già espresso anche Beppe Grillo qualche anno fa. Stavolta tocca al Presidente del Consiglio tornare a raccontare la differenza tra ius sanguinis – ovvero l’acquisto della cittadinanza basato su discendenza o filiazione – e ius soli – ossia il diritto alla cittadinanza per nascita. Renzi affronta il tema proprio due giorni prima dell’approvazione, da parte della Camera, del testo che modifica la legge del 1992. Tale legge prevede il riconoscimento della cittadinanza per nascita a chi è nato in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno sia in possesso del permesso di soggiorno Ue, per soggiornanti di lungo periodo di 5 anni. Si è quindi parlato di uno ius soli temperato“.



Tu vuo’ fa’ l’americano



Negli Stati Uniti, il diritto di cittadinanza è regolato dal quattordicesimo emendamento del 1868, il quale stabilisce che chi nasce o viene naturalizzato negli Stati Uniti è cittadino degli Stati Uniti e dello Stato in cui risiede. In teoria, lo ius soli americano non vale per coloro che sono figli di membri di un corpo diplomatico in quanto non soggetti alla giurisdizione americana, ma la realtà dei fatti è che il processo di registrazione non prevede un controllo accurato.



14o emendamento costituzione americana



Chi vuol essere europeo



In Europa la situazione è invece un po’ più complessa. Grazie allo studio “Ius Soli Citizenship” dell’Istituto Europeo di Firenze – ente di studio e di ricerca finanziato dall’Unione Europea – scopriamo che esistono diversi tipi di ius soli in Europa, che non si avvicinano però al ius soli “puro” americano. L’ultimo caso di ius soli puro era quello irlandese fino alla sua abolizione, nel 2004.



Da questo studio e da un altro pubblicato dalla Library of Congress statunitense apprendiamo che lo ius soli viene applicato in molteplici casi nei diversi Paesi europei, anche se esistono somiglianze tra gruppi di Paesi.



In Estonia, Germania, Malta, Norvegia e Svizzera lo ius soli viene applicato per i trovatelli, mentre in Danimarca, Islanda, Lettonia, Lituania e Moldavia un bambino ha diritto alla cittadinanza se apolide.



Esistono poi Paesi dove la naturalizzazione è agevolata per coloro che nascono nel Paese, come per esempio in Austria, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia – anche con le nuove modifiche alla legge – Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna.



In Lussemburgo, invece lo ius soli viene applicato se i genitori sono nati nel Paese.



Lo ius soli debole è riconosciuto – a seconda del Paese – automaticamente o per dichiarazione alla nascita (o prima della nascita), a condizione di residenza dei genitori da Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna.



Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Portogallo e Regno Unito hanno invece il cosiddetto “ius soli forte” che garantisce la cittadinanza automaticamente o per dichiarazione, con limitate condizioni di residenza dei genitori.



Il Verdetto



L’analisi che Renzi fa del diritto alla cittadinanza negli Stati Uniti e in Europa è forse approssimativa, poiché dimentica le varianti europee esistenti. Non è inoltre vero, come sostiene il Premier toscano, che “devi avere il babbo” dato che, in alcuni casi come Portogallo e Regno Unito, è possibile ottenere la cittadinanza di uno dei due Paesi se uno dei genitori ha risieduto nel Paese per un numero determinato di anni.



In Europa non esiste lo ius soli puro ma l’interpretazione di Renzi non è totalmente corretta: “C’eri quasi”.