In un post su Facebook, la fondatrice e presidente di Fratelli d’Italia attacca il governo Renzi alla luce della pubblicazione del rapporto Svimez sul Mezzogiorno e degli ultimi aggiornamenti dell’Istat.



Istat docet



Il “proprio oggi” di Giorgia Meloni si riferisce al rapporto rilasciato il 31 luglio 2015 dall’Istat, in cui si certifica che a giugno la percentuale di disoccupazione giovanile era al 44,2%, in aumento di 1,9 punti percentuali rispetto al mese precedente. Fino a qua tutto facile, ma le difficoltà iniziano quando si tratta di verificare il record assoluto dal 1977 ad oggi.



Ci viene in soccorso l’Istat che a pagina 5 del dossier pubblicato nel 2013 (e intitolato “Occupati e disoccupati: dati ricostruiti dal 1977“) stila le medie annue dal 1977 al 2012 del tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni).






Come si può vedere nel grafico a sinistra, negli anni successivi alla crisi economica del 2007 si sono raggiunti numeri mai visti prima in Italia. A tale serie storica bisogna aggiungere i dati mancanti per verificare la dichiarazione di Meloni, ossia quelli dal 2013 ad oggi.



In base alla media annua del 2013 e del 2014 – rispettivamente 40% e 42,7% – la dichiarazione sembra sempre essere vera. Aggiungiamo all’osservazione anche quella dei dati mensili della disoccupazione giovanile da gennaio 2013 ad oggi visto che la leader di Fratelli d’Italia fa riferimento al dato mensile di giugno 2015.



graph



Dal grafico è evidente che si tratta effettivamente di (un triste) record assoluto. La soglia del 44% non è stata mai superata fino ad ora, si è solo avvicinata a marzo 2014 (43,7%). La stessa banca dati Istat ci permette di ricostruire il dato mensile da gennaio 2004, dando comunque sempre ragione al leader di Fratelli d’Italia.



Verdetto



Giorgia Meloni cita correttamente il dato rilasciato dall’Istat, parlando a buon ragione di record. La disoccupazione giovanile non è mai stata così alta dal 1977: “Vero”.