Iniziamo dal Premier



Il leader di Fratelli d’Italia accusa Matteo Renzi di non avere le idee chiare sulla prima casa perché, se da un lato promette l’abolizione della Tasi, dall’altro boccia un ordine del giorno promosso dal partito di Giorgia Meloni sulla sua impignorabilità. Tutto ha inizio il 18 luglio 2015, quando Renzi, in occasione dell’Assemblea del Partito Democratico tenutasi all’Expo di Milano, promette che nel 2016 abolirà la tassa sulla prima casa, l’Imu agricola e la tassa sugli imbullonati.



Dibattito in parlamento



Pochi giorni dopo l’attuale capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera de deputati, Fabio Rampelli, insieme al suo presidente nazionale Giorgia Meloni presentano un ordine del giorno (9/03201-AR/123) in cui si:



impegna il governo a valutare l’adozione delle necessarie modifiche normative al fine di estendere l’impignorabilità della prima casa di proprietà, al ricorrere delle citate condizioni, a tutte le procedure di esecuzione immobiliare.



Presentato il 23 luglio, il giorno stesso l’atto riceve l’opinione negativa da parte dell’esecutivo, che esprime parere contrario. Il giorno dopo – il 24 luglio – attraverso il voto sull’ordine del giorno, la proposta di Rampelli e Meloni viene bocciata con 258 voti contrari e 128 favorevoli. Tutto l’iter è comodamente riassunto nella scheda dell’odg.



Verdetto



Vera la promessa di Renzi il 18 luglio e vera la posizione negativa del governo sull’odg presentato da Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni promossa da Pagella Politica.