Seduto al tavolo del G7 al Castello di Elmau in Baviera in compagnia di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, Renzi sostiene di essersi sentito a disagio a causa dello scarso contributo del nostro Paese alla cooperazione internazionale. Vediamo le cifre.



Quanto spende l’Italia in confronto agli altri Paesi



Per la verifica del contributo italiano alla cooperazione internazionale andiamo a guardare l’Official Development Assistance/ Aiuto Pubblico allo Sviluppo (Oda/Aps) – termine con cui l’Ocse identifica l’indicatore che misura gli aiuti ai Paesi poveri. In effetti l’Italia si classifica all’ultimo posto per Aps/Rnl (Reddito Nazionale Lordo, Gni in inglese). Il Reddito Nazionale Lordo è in pratica il Pil aggiustato per vari flussi di reddito tra Paesi, ed è il termine di paragone su cui si osserva la spesa per cooperazione internazionale. L’Italia ha un rapporto pari allo 0.16% del Rnl.



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Verdetto



L’Italia è ben al di sotto del target previsto dalle Nazioni Unite – pari a 0,7% del Rnl per ciascun Paese – che dovrebbe essere raggiunto quest’anno, in base agli accordi del 2005. Renzi avrebbe dovuto parlare di rapporto con il Reddito Nazionale Lordo, ma la sostanza della sua affermazione è corretta.




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