Settimana dopo settimana, giorno dopo giorno, continua l’emergenza immigrazione. In seguito alla recente strage davanti alle coste libiche, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha esposto la posizione ufficiale dell’Italia sul tema. Centralità assoluta è ricaduta sulla sicurezza, e soprattutto sulle misure portate avanti dal nostro Paese per bloccare il continuo flusso di barconi.



Mare Nostrum, i risultati targati Italia



Con la fine di Mare Nostrum, e l’inizio di Triton, il Ministero dell’Interno ha iniziato a tirare le fila sui numeri dell’operazione italiana. In un report di fine 2014 il Viminale ha dedicato una sezione intera a Mare Nostrum. L’operazione, iniziata il 18 ottobre 2013 e cessata il 31 ottobre 2014, ha operato con 558 interventi consentendo l’arresto di 728 scafisti.



I numeri di Renzi



Quanto detto dal Premier sembra quindi essere senza supporto dei dati. Qui il problema pare essere duplice, infatti, non sapendo esattamente quale sia il periodo di riferimento di Renzi, mancano certezze sul pre e post Mare Nostrum. Grazie ad un altro report del Ministero dell’Interno arriviamo fino al primo maggio 2013. Dalla data in questione fino all’inizio di Mare Nostrum, bisogna aggiungere altri 86 arresti al bollettino, per un totale di 814 scafisti fermati nell’ultimo periodo.



E il 2015?



Il vero problema a questo punto sembra essere l’anno corrente, non essendoci fonti ufficiali che confermino o smentiscano quanto dichiarato da Renzi. Mancano infatti oltre 150 arresti all’appello. E’ probabile che gli arresti siano andati avanti, e possibilmente si è arrivati molto vicini ai 976, ma purtroppo per il Premier non abbiamo dati ufficiali per confermare la sua dichiarazione. In aggiunta, non abbiamo numeri esatti su quanto sia successo dall’inizio dell’operazione Triton, considerando che Frontex, l’agenzia Ue che si occupa dell’operazione, non ha ancora rilasciato dati a riguardo.



In attesa di riscontri ufficiali, non possiamo fare altro che dare un “C’eri quasi” a Matteo Renzi.