Pagella Politica segue con voi le elezioni regionali, iniziando con la Campania. Le dichiarazioni scelte non vogliono ambire a coprire in maniera esaustiva i programmi elettorali dei candidati, ma fornire una migliore comprensione delle statistiche e della realtà della regione che vi interessa.



Il Lavoro



Ciarambino: “In Campania il 23% – stando alle statistiche – delle famiglie vive sotto la soglia di povertà.” (1:49)

VERO – Secondo le statistiche dell’Istat in Campania vi sono 489 mila famiglie (il 23,1% del totale) in povertà relativa, ovvero che vivono sotto una soglia di spesa media mensile. La Campania è la quinta regione con la più alta incidenza di famiglie in povertà relativa, preceduta da Sicilia (32,5%), Calabria, Sardegna e Puglia.



Caldoro: “11 mila posti in più di giovani occupati e 46 mila nuovi occupati.” (4:33)

PANZANA PAZZESCA – Non riusciamo proprio a capire da dove provengano questi dati. Caldoro fa riferimento, pochi secondi prima del dare i dati, all’articolo di un “giornale locale importante”, che sarebbe poi stato “confermato da Unioncamere”. Gli ultimi dati sull’occupazione regionale forniti dall’ufficio statistico della sezione campana di Unioncamere si riferiscono al primo semestre del 2014, e parlavano di un calo di 23 mila unità rispetto alla fine del 2013. Allo stesso modo Istat mostra come, dal terzo al quarto trimestre del 2014, l’occupazione campana sia calata da 1,58 milioni a 1,56 milioni di individui. Quella giovanile, invece, è calata dal 2013 al 2014 di circa 12 mila unità.



De Luca: Quasi il 58,8% di senza lavoro sotto i 35 anni, 22% di dispersione scolastica. Una bomba sociale.” (5:35)

NI’ – Una cosa è certa: De Luca ha fatto un po’ di confusione – si riferisce quasi certamente all’ultimo rapporto sulla situazione economica regionale di Unioncamere Campania, che riporta un tasso di disoccupazione giovanile (dai 15 ai 24 anni di età) del 58,8%, esattamente come dice De Luca. Il dato però è diverso, dato che fa riferimento ad individui sotto i 24 anni di età (e non 35), e dato che De Luca parla di persone “senza lavoro” (che non è esattamente la stessa cosa di “persone disoccupate”). A fine 2014, secondo Istat, il tasso di disoccupazione giovanile era del 56%. Per quanto riguarda la dispersione scolastica, ha ragione. Nel 2013, sempre secondo Istat, il 22,2% degli studenti campani aveva abbandonato il proprio percorso scolastico prematuramente. La Campania è la terza regione con il tasso di abbandono scolastico più alto, dopo Sicilia e Sardegna.



graph









De Luca: 3 miliardi di euro (di fondi europei) forse quest’anno dovremo restituirli all’Unione Europea o non utilizzarli – questo è un delitto per la Regione Campania.” (6:19)

NI’ – I fondi europei funzionano a rendicontazione – solo una volta che un progetto è realmente partito e sono stati spesi i soldi, si potranno richiedere (e ricevere) i fondi stanziati per la realizzazione del progetto stesso. I progetti sono finanziati su una cornice temporale di sette anni (il periodo di finanziamenti appena conclusosi andava dal 2007 al 2013), e vi sono due anni di tempo dall’avviamento di un progetto per fare richiesta di rimborso alla Commissione Europea (per un progetto avviato nell’ultimo giorno disponibile del settennato appena conclusosi, quindi il 31 dicembre 2013, si potrà avanzare richiesta di rimborso fino al 31 dicembre del 2015). Al momento la Regione Campania ha ricevuto pagamenti per 2,9 miliardi di euro (su 7,8 stanziati) per quanto riguarda il Fondo FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale), e 535 milioni di euro sui 760 milioni stanziati per il Fondo FSE (Fondo Sociale Europeo), un totale di 3,4 miliardi di euro. Rimangono quindi ancora da ricevere pagamenti per 5,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda invece la spesa certificata (ovvero le richieste di rimborso), questa ammontavano al 31 dicembre del 2014 a circa il 73,5% delle risorse stanziate per il FESR, ovvero circa 5,7 miliardi di euro. Per quanto riguarda il FSE, la progressione è più lenta – appena il 55,7% della spesa è stato certificato, per un totale di 423 milioni di euro. Insomma, “all’appello” mancano ancora 2,4 miliardi di euro per i quali devono ancora essere avanzate richieste di rimborso. La cifra è minore di quanto ha suggerito De Luca e la Campania ha ancora sei mesi di tempo (arriverà a brevissimo, tra l’altro, il prossimo aggiornamento, che dovrebbe essere reso noto domani).



graph




_____________________________________________________________________________________________________________



Terra dei Fuochi



Ciarambino: Il piano regionale delle bonifiche è realizzato per lo 0,2%. Non lo dico io, lo dice Legambiente.” (5:57)

C’ERI QUASI – Legambiente denuncia i notevoli ritardi nel risanamento ambientale della zona afflitta da interramenti illegali di rifiuti tossici, conosciuta a tutti con il nome di “terra dei fuochi”. Effettivamente, come dice anche Ciarambino, sono state completate le bonifiche solo per lo 0,2% dei 2.000 siti contaminati individuati. A questo magrissimo risultato ci sentiamo però di dover aggiungere il 21,5% dei territori che è stato “caratterizzato e analizzato”.



_____________________________________________________________________________________________________________



I trasporti



De Luca: Hanno tolto 150 milioni al trasporto pubblico locale.” (5:35)

NI’ – Nel 2013, secondo il MEF, la Regione Campania ha speso 794 milioni di euro nel trasporto locale. Rispetto all’anno prima un calo di 31 milioni di euro. De Luca si riferiva però probabilmente alle spese per i trasporti che si possono trovare nel bilancio di previsione triennale (2014-2016) della Regione Campania: per il 2014 si trovavano infatti previsioni di spesa per 632 milioni di euro, ovvero 160 milioni in meno rispetto alla spesa a consuntivo 2013. Per ottenere conferma di questo dato, però, dovremo vedere il bilancio consuntivo 2014, attualmente non disponibile né sul sito del MEF né sul sito della Regione Campania. Inevitabile comunque notare la progressione negativa:



graph




Ciarambino: Nei comuni dove governiamo – per esempio a Ragusa, che non è un comune del Trentino Alto Adige, ma dell’estremo sud – è un provvedimento che abbiamo già adottato (trasporto gratuito per studenti)” (2:43)

VERO – Il Comune di Ragusa, governato da un sindaco del M5S dal giugno del 2013, ha introdotto nel settembre del 2014 il pagamento per il trasporto extraurbano degli studenti degli istituti di scuola secondaria, valido per tutto l’anno scolastico 2014/2015. Lo stanziamento è valso 22 mila euro.



_____________________________________________________________________________________________________________



L’istruzione



Ciarambino: “Perché in una regione come la Campania che ha il maggior numero di NEET (Not in Education, Employment or Training)” (1:21)



C’ERI QUASI – I giovani che non studiano, né cercano lavoro, sono una delle maggiori piaghe della società e dell’economia italiana. La Campania si trova purtroppo al secondo posto – il 36,4% dei giovani tra i 15 e i 29 anni rientra all’interno di questa categoria, secondo l’Istat – il secondo posto dopo la Sicilia.



_____________________________________________________________________________________________________________



Appelli finali



Caldoro: “Noi siamo la regione più giovane d’Italia.” (0:58)

VERO – La Campania è la regione più giovane del Paese – l’indice di vecchiaia calcolato dall’Istat (il rapporto tra la popolazione di 65 e più e la popolazione di 0-14 anni) indica come, nel 2014, la Campania fosse effettivamente la regione più giovane di tutte (ultima tavola, “indicatori di struttura”), con circa 109 ultrasessantacinquenni per 100 tra gli 0 e i 14 anni, oltre ad essere la regione con l’etè media più bassa (41,1 anni contro i 48,1 della Liguria). Anche il tasso di crescita naturale (la differenza tra il tasso di natalità e il tasso di mortalità) indica una situazione molto diversa dal resto delle regioni italiane – la Campania è infatti l’unica regione, assieme al Trentino-Alto Adige, ad avere un tasso positivo.



graph