Aggiornamento del 24 marzo, ore 17: Sul sito ufficiale della missione Defender Europe 20 si legge ora che «in risposta all’attuale epidemia di Covid-19 e alle recenti linee guida del Segretario della Difesa, abbiamo modificato la portata e lo scopo dell’esercitazione Defender Europe 20. Al 13 marzo tutti i movimenti di personale ed equipaggiamenti dagli Stati Uniti verso l’Europa sono cessati. La salute, la sicurezza e la prontezza dei nostri militari, civili, e loro familiari è la nostra preoccupazione prioritaria».
Negli ultimi giorni la presenza di militari provenienti dagli Stati Uniti sul territorio europeo, e la concomitante epidemia di coronavirus, hanno creato un terreno fertile per teorie del complotto e improbabili speculazioni. La recente esercitazione militare americana, chiamata Defender Europe 20, è stata così l’oggetto dei commenti di personaggi pubblici (Diego Fusaro) e anche di alcune testate (qui il manifesto), oltre che di diversi utenti dei social network (Twitter, Instagram) e di pagine Facebook,
La presenza straniera, secondo alcuni, comporterebbe dei rischi vista la diffusione del nuovo coronavirus Sars-Cov-2 in Europa, la possibilità di circolare senza limiti nei diversi Paesi e l’assenza di protezioni (mascherine o guanti) da parte dei militari.
I dettagli riportati nei vari social network cambiano, ma prendiamo ad esempio un post pubblicato l’11 marzo 2020 su Instagram. A proposito della missione Defender Europe 20 qui si legge che «37 mila soldati» sono arrivati in Europa, che sarebbero «esenti dal #covid» e che «carri armati, esercito e militari» sarebbero arrivati in alcune città italiane (Messina, Palermo, Cosenza e Torino).
Si fa poi riferimento anche all’esistenza di un «vaccino» contro il nuovo coronavirus. Il tono cospirazionista del post suggerisce, senza mezzi termini, che ci sia un qualche complotto legato all’arrivo dei soldati in contemporanea al diffondersi del nuovo coronavirus e che il «nostro futuro […] non è … e non sarà MAI nelle nostre mani. Lo leggeremo forse nelle pagine di storia».
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Negli ultimi giorni la presenza di militari provenienti dagli Stati Uniti sul territorio europeo, e la concomitante epidemia di coronavirus, hanno creato un terreno fertile per teorie del complotto e improbabili speculazioni. La recente esercitazione militare americana, chiamata Defender Europe 20, è stata così l’oggetto dei commenti di personaggi pubblici (Diego Fusaro) e anche di alcune testate (qui il manifesto), oltre che di diversi utenti dei social network (Twitter, Instagram) e di pagine Facebook,
La presenza straniera, secondo alcuni, comporterebbe dei rischi vista la diffusione del nuovo coronavirus Sars-Cov-2 in Europa, la possibilità di circolare senza limiti nei diversi Paesi e l’assenza di protezioni (mascherine o guanti) da parte dei militari.
I dettagli riportati nei vari social network cambiano, ma prendiamo ad esempio un post pubblicato l’11 marzo 2020 su Instagram. A proposito della missione Defender Europe 20 qui si legge che «37 mila soldati» sono arrivati in Europa, che sarebbero «esenti dal #covid» e che «carri armati, esercito e militari» sarebbero arrivati in alcune città italiane (Messina, Palermo, Cosenza e Torino).
Si fa poi riferimento anche all’esistenza di un «vaccino» contro il nuovo coronavirus. Il tono cospirazionista del post suggerisce, senza mezzi termini, che ci sia un qualche complotto legato all’arrivo dei soldati in contemporanea al diffondersi del nuovo coronavirus e che il «nostro futuro […] non è … e non sarà MAI nelle nostre mani. Lo leggeremo forse nelle pagine di storia».