Come sono cambiate le abitudini degli italiani in vacanza negli ultimi cinquant’anni



Il week-end di Pasqua da sempre è considerato occasione di pic nic e gite fuori porta. Ci siete anche voi tra i milioni di italiani che hanno sfidato le intemperie degli ultimi giorni per godersi un po’ di sano e meritato riposo?



La tradizionale scampagnata di Pasquetta offre il pretesto a Pagella Politica di analizzare l’andamento del turismo in Italia, partendo dagli anni che videro accrescere tale fenomeno di massa tipico delle società sviluppate – gli anni ’60 del boom economico.



Innanzitutto scopriamo come il “rito” della vacanza sia diventato sempre più comune e abbia interessato gran parte della popolazione italiana a partire da quegli anni. Un trend che ha visto un evidente arresto a partire dal 2003, anno in cui si è registrato un calo tendenziale, forse dovuto all’incalzare della crisi economica che ha colpito il nostro Paese negli ultimi sei anni. Tale ridimensionamento è segnato nei seguenti dati: al giorno d’oggi hanno intrapreso almeno un viaggio di quattro o più notti circa 44 italiani ogni 100 residenti, contro i 50 del 2005.



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Anche la destinazione del viaggio è andata via via cambiando, di pari passo con la scoperta di nuovi gusti degli italiani e grazie anche alla facilità di spostamento. Se agli albori del turismo di massa si privilegiavano mete nostrane (nel 1965 ben il 95,9% dei vacanzieri aveva scelto un viaggio all’interno dei confini nazionali), con il passare del tempo gli italiani hanno dimostrato una sempre più crescente curiosità verso il mondo esterno, al di là dei confini nazionali. Ci si riscopre degli insospettabili globetrotter tanto che, nel 2014 si registrava una percentuale di compatrioti intenti a visitare un Paese estero pari a quasi il 30% del totale.



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Di conseguenza, l’allargamento di nuovi orizzonti da esplorare ha inevitabilmente portato al mutamento delle abitudini di viaggio. Se nel 1965 la maggior parte dei vacanzieri preferiva spostarsi con l’auto e il treno, in tempi più recenti si sono diffusi in maniera significativa gli spostamenti in aereo, sempre più appetibili grazie al fiorire delle compagnie low cost che hanno reso il viaggio in aereo alla portata di tutti. Ciò ha portato a un ridimensionamento dell’uso dell’automobile (soprattutto dal 1985) a favore dell’incremento del traffico nei cieli.



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