Nelle ultime settimane, si sta parlando molto dei numerosi incendi che stanno coinvolgendo diverse regioni nel mondo.
In un tweet dello scorso 12 agosto, l’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite (Omm) ha mostrato con un grafico interattivo che il fumo dei roghi in Siberia è arrivato a ricoprire una superficie di circa 5 milioni di chilometri quadrati. Un’area grande più dell’Europa e più della metà degli Stati Uniti.
Come ha registrato a luglio il Servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus (Cams) dell’Ue, inoltre, da inizio giugno ci sono stati oltre cento incendi lungo le coste artiche, coinvolgendo non solo la Russia, ma anche l’Alaska, il Canada e la Groenlandia.
Negli stessi giorni, ha ricevuto molta attenzione la notizia secondo cui ci sarebbe un record di incendi in Amazzonia, mentre da sabato un violento incendio ha devastato l’isola di Gran Canaria, la seconda più grande dell’arcipelago spagnolo nell’Atlantico.
Ma c’è davvero un aumento degli incendi in giro per il mondo? Che cosa ci dicono queste notizie? Abbiamo verificato.
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