Due sparatorie negli Stati Uniti, durante il weekend del 3-4 agosto, hanno causato diverse vittime. A El Paso, in Texas, un estremista di destra è entrato in un centro commerciale e ha sparato con un kalashnikov prendendo di mira gli immigrati ispanici: i morti sono ad ora 20. Poche ore dopo a Dayton, in Ohio, un altro attentatore – anche in questo caso un giovane bianco, di cui non si conoscono al momento le motivazioni – ha fatto una carneficina in un locale, uccidendo 7 persone.

Come riporta Gun Violence Archive, gruppo di ricerca no profit che tiene traccia delle “sparatorie di massa”, intese come sparatorie con 10 o più vittime tra morti e feriti, con questi due attacchi sale a 251 il totale nel solo 2019.

Questi fatti di cronaca hanno riacceso il dibattito sulle armi negli Stati Uniti. Nel Paese il loro possesso è un diritto costituzionale (sancito dal secondo emendamento), ma c’è discussione sui limiti che questo diritto possa e debba incontrare.

Vediamo quali sono i numeri delle vittime di armi da fuoco negli Stati Uniti.

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