Il 27 maggio, in commissione Giustizia al Senato, cominceranno le audizioni sul ddl Zan contro l’omotransfobia. Le prime delle 170 ammesse dal senatore leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione e relatore del provvedimento, con un nuovo, evidente tentativo di ostruzionismo.
In risposta, i capigruppo di Partito democratico, Movimento 5 stelle e Liberi e uguali – a favore del ddl Zan – hanno scritto alla presidente del Senato Elisabetta Casellati per lamentare «l’impossibilità di proseguire l’esame» del provvedimento in commissione Giustizia.
Si stima che svolgendo gli incontri con esperti e associazioni una volta a settimana – la commissione nel frattempo dovrà anche occuparsi di altri disegni di legge – ci vorrebbero almeno quattro mesi per concludere il ciclo degli auditi, fino all’autunno. Con un rischio aggiuntivo: se l’iter dovesse arrivare a ridosso della legge di Bilancio, rischierebbe di essere di nuovo accantonato.
Il numero dei convocati non è l’unica anomalia nella lista di audizioni ammessa da Ostellari. A un più attento esame, alcune delle organizzazioni e delle personalità risultano quantomeno controverse. C’è chi condivide posizioni no-vax. Chi definisce l’omosessualità «una perversione» che nuoce alla salute e chi la associa al comportamento delle «bestie». Chi paragona i gay ai pedofili e intrattiene rapporti con partiti di estrema destra.
Vediamo i dettagli.
In risposta, i capigruppo di Partito democratico, Movimento 5 stelle e Liberi e uguali – a favore del ddl Zan – hanno scritto alla presidente del Senato Elisabetta Casellati per lamentare «l’impossibilità di proseguire l’esame» del provvedimento in commissione Giustizia.
Si stima che svolgendo gli incontri con esperti e associazioni una volta a settimana – la commissione nel frattempo dovrà anche occuparsi di altri disegni di legge – ci vorrebbero almeno quattro mesi per concludere il ciclo degli auditi, fino all’autunno. Con un rischio aggiuntivo: se l’iter dovesse arrivare a ridosso della legge di Bilancio, rischierebbe di essere di nuovo accantonato.
Il numero dei convocati non è l’unica anomalia nella lista di audizioni ammessa da Ostellari. A un più attento esame, alcune delle organizzazioni e delle personalità risultano quantomeno controverse. C’è chi condivide posizioni no-vax. Chi definisce l’omosessualità «una perversione» che nuoce alla salute e chi la associa al comportamento delle «bestie». Chi paragona i gay ai pedofili e intrattiene rapporti con partiti di estrema destra.
Vediamo i dettagli.