Anche Possibile parteciperà alle elezioni

Non presenterà una propria lista, ma il fondatore Civati e la segretaria Brignone saranno candidati nella lista di Europa verde e Sinistra italiana
Twitter – Beatrice Brignone
Twitter – Beatrice Brignone
Il 18 agosto, la segretaria di Possibile Beatrice Brignone ha annunciato su Twitter che lei e il fondatore ed ex segretario del suo partito Giuseppe Civati avevano «appena firmato l‘accettazione della candidatura alle prossime elezioni politiche del 25 settembre nella lista Alleanza Verdi-Sinistra». I due esponenti di Possibile saranno quindi candidati con Sinistra italiana ed Europa verde, rientrando nella coalizione con il Partito democratico e Più Europa.

Il 10 agosto, i profili social del partito avevano già comunicato che erano in corso delle «interlocuzioni con la massima serietà, senza dare spettacoli» con alcune forze politiche. Tre giorni dopo, Possibile ha diffuso la notizia dell’accordo con l’Alleanza Verdi-Sinistra, annunciando di fatto che il partito «sarà presente alle elezioni».

Ma che partito è Possibile e qual è il suo programma?

Che cos’è Possibile

Possibile è un partito fondato nel giugno 2015 da Giuseppe Civati in seguito all’uscita di quest’ultimo dal Pd, in polemica con la linea dell’allora segretario Matteo Renzi. Dopo Civati, altri deputati ed europarlamentari hanno lasciato il Pd a stretto giro e si sono uniti a Possibile, che a novembre dello stesso anno si è unito con gli ex parlamentari del Movimento 5 stelle di “Alternativa libera” per formare il gruppo parlamentare “Al-Possibile”. Alle elezioni politiche del 2018 Possibile è confluito nella lista di Liberi e Uguali, guidata da Pietro Grasso, che però ottenne solo il 3,4 per cento delle preferenze: dei 18 parlamentari eletti nella lista, l’unico appartenente a Possibile è stato il deputato Luca Pastorino.

In seguito al risultato al di sotto delle aspettative, Civati si è dimesso dalla carica di segretario del partito e al suo posto è stata eletta l’attuale segretaria, Beatrice Brignone.

Nel suo manifesto, Possibile si definisce un partito «progressista in tutti i campi», che ha «l’uguaglianza come motore, la diversità come innovazione». Il suo logo è composto da una grande stilizzazione del simbolo “uguale” (=) su sfondo rosso chiaro, che rappresenta, come specificato dagli stessi creatori, «buona parte dei nostri valori: uguali diritti, uguali possibilità».

Come si presenterà Possibile alle prossime elezioni

Come anticipato, alle elezioni del 25 settembre Brignone e Civati saranno candidati all’interno della lista dell’Alleanza Verdi-Sinistra, «ma le liste non sono ancora chiuse – ha spiegato Brignone a Pagella Politica – e stiamo provando a far inserire altri candidati che sono stati indicati dai comitati territoriali, anche se la compilazione delle liste è in capo a Sinistra italiana ed Europa verde». Civati ha comunicato in seguito che sia lui che Brignone saranno candidati al Senato in Emilia Romagna.

In ogni caso, a detta di Brignone i sostenitori del partito fondato da Civati hanno apprezzato molto la presenza dei due esponenti di Possibile tra i candidati, e «nell’ultimo periodo viaggiamo su una media di 100 nuovi iscritti al giorno, anche se non saprei dire il numero totale».

Per quanto riguarda il programma elettorale, di recente Possibile ha pubblicato La possibile Italia, un nutrito (85 pagine) elenco di provvedimenti di cui è disponibile anche una versione “sintetica”. Al centro del programma ci sono investimenti nell’istruzione, la lotta a tutte le discriminazioni, il salario minimo, una tassa sui grandi patrimoni, l’ampliamento dell’uso di energia da fonti rinnovabili e l’abolizione dei decreti “Sicurezza”. 

«Le nostre parole d’ordine sono “clima, progressività e patrimoniale”», ha sottolineato Brignone. «Il nostro lavoro di studio e approfondimento è costante e corale, grazie al lavoro degli iscritti organizzati in comitati tematici, coordinati dal lavoro del responsabile del comitato scientifico, Davide Serafin. Per questo il programma è corposo e molto puntuale».

L’alleanza con Sinistra italiana ed Europa verde

In generale, molti dei temi proposti da Possibile sono in linea con quelli di Sinistra italiana ed Europa verde, tra cui, secondo Brignone, il suo partito si inserisce come «l’anello di congiunzione». A detta della segretaria, il dialogo tra questi due partiti «era già avviato da tempo, con l’obiettivo di aprire un percorso in vista delle elezioni che si sarebbero dovute tenere a marzo 2023. Noi ci siamo introdotti di recente, dopo la crisi di governo, e da parte dei segretari c’è stata subito disponibilità al confronto».

Alcune questioni però erano «già chiuse» quando Possibile è entrato nell’alleanza: il partito di Brignone ha provato infatti a inserire il suo simbolo in quello della lista dell’alleanza, «ma non è stato possibile».

Anche per quanto riguarda il primo partito della coalizione, la segretaria di Possibile vede diversi punti in comune. «Il Pd ha presentato un programma che prevede molte battaglie che portiamo avanti da tempo, come la legalizzazione della cannabis o il matrimonio egualitario, che sicuramente hanno il nostro appoggio», ha sottolineato Brignone. «Spero che la radicalità delle posizioni si mantenga anche dopo la campagna elettorale, certamente hanno il nostro appoggio».

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