Mancano pochi giorni all’inizio della pausa estiva in Parlamento. L’aula del Senato si riunirà l’ultima volta il 4 agosto se necessario (o al più tardi il 7 agosto) e tornerà operativa il 5 settembre, mentre le commissioni riprenderanno i lavori il giorno prima. Alla Camera l’ultimo giorno dei lavori è fissato per il 4 agosto, ma se necessario si proseguirà anche con sedute notturne il 7 e l’8 agosto, con il ritorno in aula previsto per il 5 settembre, mentre nelle commissioni il 28 agosto. Stiamo parlando dunque di un mese circa di pausa estiva, una lunghezza che – come successo negli anni passati – ha già suscitato critiche, visto il confronto con le ferie degli altri lavoratori.

Al di là delle legittime opinioni sul tema, secondo le verifiche di Pagella Politica l’interruzione estiva dei lavori parlamentari in Italia è più breve rispetto a quella in programma nei parlamenti degli altri quattro grandi Paesi europei: Regno Unito, Germania, Francia e Spagna.

Nel Regno Unito la House of Commons, la camera bassa del Parlamento britannico, ha in calendario una pausa dal 20 luglio al 4 settembre (46 giorni). La House of Lords, la camera alta, si è fermata il 25 luglio e tornerà a riunirsi il 4 settembre (41 giorni). 

In Francia l’inizio della pausa estiva dell’Assemblée nationale, il ramo più importante del Parlamento, era previsto per il 21 luglio. I deputati hanno però lavorato fino al 23 luglio per esaminare i provvedimenti urgenti adottati dal presidente francese Emmanuel Macron contro le proteste avvenute in varie città del Paese. I lavori dell’Assemblée nationale riprenderanno il 18 settembre (57 giorni dopo l’inizio della pausa). Anche il Senato, l’altro ramo del Parlamento francese, ha concluso i suoi lavori il 23 luglio. Il 24 settembre sono in programma le elezioni per il rinnovo dei suoi membri, che non sono eletti direttamente dai cittadini francesi ma dai rappresentanti degli enti locali. La prima riunione del Senato dopo le elezioni è fissata per il 2 ottobre (71 giorni dall’ultima seduta). 

Al Bundestag tedesco il calendario prevede un’interruzione estiva dei lavori per tutto il mese di agosto, con l’ultima riunione dell’aula in plenaria che si è tenuta il 7 luglio. Il rientro è previsto il 4 settembre (60 giorni). «La pausa estiva parlamentare dura solitamente due mesi, da luglio ad agosto. Durante questo periodo non ci sono sessioni nel Bundestag», spiega il sito ufficiale della camera bassa del Parlamento tedesco. «Durante questo periodo i parlamentari si dedicano al proprio collegio elettorale, si occupano di questioni specifiche, pianificano riunioni e udienze, e preparano i progetti di legge per l’autunno. In circostanze particolari la pausa parlamentare può essere interrotta con la convocazione di sessioni speciali». Nella camera alta, il Bundesrat, non sono in programma impegni dal 9 agosto all’11 settembre (34 giorni).

In Spagna il confronto si fa un po’ più complicato a causa delle elezioni generali tenutesi il 23 luglio per rinnovare i membri del Parlamento. In base all’articolo 73 della Costituzione spagnola le due camere del Parlamento si riuniscono da settembre a dicembre e da febbraio a giugno. Tra luglio e agosto possono comunque essere convocate in sessioni straordinari su richiesta del governo. Il 29 maggio il governo di Pedro Sánchez ha sciolto le camere con un decreto in vista del voto di luglio, stabilendo che il nuovo Parlamento sarebbe tornato a formarsi il 17 agosto. L’anno scorso i lavori nel Congreso de los Diputados, la camera bassa, si erano interrotti il 28 luglio ed erano ripartiti il 24 agosto (28 giorni), mentre nel Senado dal 28 luglio al 31 agosto (35 giorni).

Per completezza ricordiamo che la figura del parlamentare non è del tutto assimilabile a quella di un comune lavoratore, che ha un numero massimo di giorni di ferie durante l’anno o che deve presentarsi obbligatoriamente a lavoro. Tra le altre cose i parlamentari non sono obbligati a presenziare a tutti i lavori in aula o nelle commissioni: alcuni sono quasi sempre presenti, altri quasi mai.