Nel mondo sta circolando la bufala dei soli «3.783» morti di Covid-19 in Italia

Ansa
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Negli ultimi giorni i nostri colleghi fact-checker di Full Fact (Regno Unito) e Correctiv (Germania) ci hanno scritto per chiederci se fosse vero che in Italia, secondo l’Istituto superiore di sanità (Iss), i morti da Covid-19 sarebbero stati meno di 4 mila da inizio pandemia, e non più di 130 mila, come sostenuto dai dati del Ministero della Salute.

Come vedremo tra poco, si tratta di una notizia falsa. O meglio, di una scorretta interpretazione di alcuni dati pubblicati il 19 ottobre dall’Iss, rilanciati in maniera gravemente distorta e fuorviante dal quotidiano Il Tempo e comparsi in seguito nei cartelli dei manifestanti “no vax” (come mostra l’immagine di copertina di questo articolo).

La notizia falsa non sta circolando soltanto nel Regno Unito o in Germania, ma anche in altri Paesi europei, come Spagna, Francia e Finlandia, e persino in Australia. Ma procediamo con ordine, analizzando che cosa si dice all’estero, per poi spiegare perché i dati riportati non stanno in piedi.

Che cosa sta circolando all’estero

Come ci hanno segnalato i nostri colleghi britannici di Full Fact, il 3 novembre il sito The Daily Sceptic – noto per le sue posizioni contrarie ai lockdown – ha pubblicato un articolo intitolato: «L’Istituto superiore di sanità italiano ha rivisto il numero di deceduti solo di Covid-19 in Italia da febbraio 2020, abbassandoli da oltre 130 mila a meno di 4 mila». La fonte citata è il quotidiano italiano Il Tempo. Il 4 novembre il pezzo è stato poi aggiornato, avvisando i lettori che i dati dell’Iss sembrano essere stati interpretati in maniera errata.

I nostri colleghi tedeschi di Correctiv ci hanno invece segnalato un messaggio su un canale Telegram, che con quasi 140 mila visualizzazioni afferma: «ORA È UFFICIALE: solo il 2,9 per cento dei morti per Covid-19 registrati da febbraio 2020 in Italia è effettivamente riconducibile alla Covid-19». Anche in questo caso la fonte citata è Il Tempo.

Questa storia non è circolata soltanto nel Regno Unito e in Germania (qui l’analisi dei nostri colleghi di Correctiv). I nostri colleghi fact-checker spagnoli di Maldita e di Newtral ci hanno detto che diversi lettori hanno chiesto loro di verificare se fosse corretto il contenuto di un articolo uscito il 6 novembre sul sito La Gaceta de la Iberosfera – non nuova nella diffusione di disinformazione – secondo cui in Italia solo «3.783» persone sarebbero morte per il coronavirus. Anche qui la fonte citata è Il Tempo.

Il dato è circolato anche in Francia, come ci hanno segnalato i nostri colleghi di AFP, e sui social, tradotto persino in finlandeseolandese e in greco, e sul magazine australiano Nexus – noto per diffondere teorie cospirazioniste di estrema destra – ricevendo molte condivisioni e interazioni.

Perché non è vero che sono morte meno di 4 mila persone per Covid-19

Come abbiamo visto, la fonte che viene ripetutamente citata all’estero a sostegno della notizia falsa è Il Tempo. Il 21 ottobre il quotidiano romano ha infatti pubblicato un articolo, scritto dal direttore Franco Bechis, ripreso in prima pagina con il titolo: «Morti di tutto non di Covid» (Figura 1).
Figura 1. La prima pagina del Tempo del 21 ottobre 2021
Figura 1. La prima pagina del Tempo del 21 ottobre 2021
Secondo il pezzo di Bechis, in base a un «nuovo rapporto» dell’Iss, «solo il 2,9 per cento dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto alla Covid-19». «Quindi dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé», si legge su Il Tempo. Gli altri italiani deceduti, invece, «avevano da una a cinque malattie che secondo l’Iss dunque lasciavano già loro poca speranza».

Ma da dove vengono queste cifre? E perché, come abbiamo anticipato, vengono presentate in maniera gravemente fuorviante, per veicolare un messaggio falso?

Il 19 ottobre l’Iss ha pubblicato un report con le caratteristiche dei pazienti deceduti in Italia e positivi al coronavirus, con dati aggiornati al 5 ottobre. Nel documento è contenuta anche l’analisi su un campione di 7.910 cartelle cliniche di deceduti positivi, con un approfondimento sulle patologie preesistenti. «Complessivamente, 230 pazienti (2,9 per cento del campione) presentavano 0 patologie, 902 (11,4 per cento) presentavano 1 patologia, 1.424 (18 per cento) presentavano 2 patologie e 5.354 (67,7 per cento) presentavano 3 o più patologie», si legge nel rapporto. Oltre sei deceduti su dieci soffrivano, per esempio, di ipertensione arteriosa, mentre poco meno di tre su dieci di diabete (Tabella 1).
Tabella 1. Patologie più comuni osservate nei pazienti deceduti positivi al coronavirus – Fonte: Iss
Tabella 1. Patologie più comuni osservate nei pazienti deceduti positivi al coronavirus – Fonte: Iss
Dire che il 2,9 per cento del campione dei deceduti aveva zero patologie pregresse non equivale però a dire che solo il 2,9 per cento dei deceduti è morto esclusivamente a causa della Covid-19. Come ha chiarito lo stesso Iss in un comunicato stampa, le analisi dei certificati di morte mostrano come la Covid-19 sia la «causa direttamente responsabile della morte nell’89 per cento dei decessi di persone positive» al coronavirus (ne avevamo scritto anche noi qui, più nel dettaglio). Detta altrimenti, in quasi nove morti su dieci, diagnosticati come Covid-19, la malattia è stata la causa principale del decesso.

Nel suo comunicato l’Iss ha poi aggiunto: «In considerazione del fatto che le patologie croniche rappresentano un fattore di rischio per decesso da Covid-19 e che queste sono molto comuni nella popolazione generale, non deve sorprendere l’alta frequenza di queste condizioni nella popolazione deceduta» positiva al coronavirus.

Come abbiamo spiegato anche di recente, c’è un altro dato che evidenzia l’errore di lettura dato da Il Tempo. Nel 2020 in Italia sono morte oltre 100 mila persone in più rispetto alla media annuale registrata tra il 2015 e il 2019. Questo eccesso di mortalità, anche se in maniera più ridotta, si sta registrando anche quest’anno. Nei primi otto mesi del 2021, infatti, sono morte circa 34 mila persone in più rispetto alle attese, calcolate sul periodo pre-pandemico.

In conclusione

Il 21 ottobre il quotidiano romano Il Tempo ha pubblicato un articolo in cui sosteneva che secondo un rapporto dell’Iss, i morti a causa della Covid-19 in Italia fossero meno di 4 mila, e non oltre 130 mila, come riportato dalle statistiche ufficiali.

L’articolo in realtà si basava su un’errata lettura dei dati contenuti in un report dell’Iss, veicolando un messaggio falso e gravemente fuorviante. Non è infatti vero che solo «3.783» persone in Italia sarebbero morte a causa della Covid-19.

Questo dato, subito smentito dall’Iss, è però iniziato a circolare anche all’estero. Dal Regno Unito alla Germania, passando per Spagna e Francia, questa notizia falsa sta trovando spazio in molti Paesi europei e non solo. L’indicatore comune di tutti questi contenuti è che come fonte viene quasi sempre citato proprio Il Tempo.

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