La mappa dei governi dell’Ue, da destra a sinistra

Abbiamo analizzato l’orientamento dei partiti che sono alla guida dei 27 Stati membri
ANSA
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Le elezioni europee che si sono tenute nei 27 Paesi dell’Unione europea tra il 6 e il 9 giugno non hanno avuto conseguenze solo sulla nuova composizione del Parlamento europeo e sulle future nomine dei vertici dell’Ue. Per esempio in Francia la vittoria del Rassemblement National, il partito di destra guidato da Marine Le Pen, ha spinto il presidente Emmanuel Macron a convocare le elezioni legislative anticipate per il 30 giugno. Al momento il governo francese è guidato da Gabriel Attal di Renaissance, il partito di Macron, ed è sostenuto da una coalizione di partiti di centro. In Belgio, oltre che per le elezioni europee, si è votato per il Parlamento e l’ipotesi più probabile è che si formi un nuovo governo di centrodestra. In Bulgaria si sono tenute le seste elezioni politiche in tre anni: il partito di centrodestra Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria (GERB) è stato il più votato, ma per governare dovrà trovare un accordo con altri partiti.

Qual è invece la situazione nel resto dell’Unione europea? Secondo le verifiche di Pagella Politica, undici Stati membri su 27 – con una popolazione di quasi 141 milioni di abitanti – sono governati da governi formati da partiti di destra o centrodestra. In altri dieci Paesi, dove nel complesso vivono oltre 168 milioni di abitanti, il governo attualmente in carica è il risultato di una coalizione tra partiti di centrosinistra e centrodestra, o comunque con posizioni politiche diverse. In tre Paesi, che messi insieme fanno circa 50 milioni di abitanti, governano invece i partiti di centrosinistra. Nei restanti tre Stati, come abbiamo visto in Francia governa una coalizione di centro, mentre in Belgio e in Bulgaria si devono formare i nuovi governi dopo le elezioni.
Pagella Politica

I governi di destra e centrodestra

Nel dettaglio, i partiti di centrodestra e destra governano in Italia, con il governo di Giorgia Meloni supportato da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. In Croazia, lo scorso maggio Andrej Plenković ha formato il suo terzo governo appoggiato dal suo partito, l’Unione Democratica Croata, e il Movimento patriottico. In Finlandia il primo ministro Petteri Orpo è il leader del Partito di Coalizione Nazionale, alleato al governo con altri partiti di centrodestra e destra. In Grecia il governo è guidato dal centrodestra e dal primo ministro Kyriakos Mītsotakīs, di Nuova Democrazia. 

In Lituania tre partiti di centrodestra sostengono il governo di Ingrida Šimonytė, in passato esponente dell’Unione della Patria. In Lussemburgo il capo di governo Luc Frieden (Partito Popolare Cristiano Sociale) è supportato da due partiti di centrodestra. Nei Paesi Bassi, a fine maggio Dick Schoof è stato incaricato di formare un governo con una coalizione di partiti di destra e centrodestra, dopo la vittoria a novembre del Partito per la Libertà di Geert Wilders. 

Dallo scorso aprile il Portogallo è governato da Luís Montenegro del Partito Social Democratico, che a dispetto del nome è un partito di centrodestra. In Repubblica Ceca il primo ministro Petr Fiala (Partito Democratico Civico) guida una coalizione di centrodestra. In Svezia il governo del primo ministro Ulf Kristersson è supportato da tre partiti di centrodestra, tra cui il suo Partito Moderato, e in Parlamento dal partito di destra Democratici Svedesi. Dal 2010 l’Ungheria è governata da Viktor Orbán, leader di Fidesz.

I governi di centrosinistra e sinistra

I partiti di centrosinistra o sinistra sono a capo di tre Paesi. 

In Spagna il Partito Socialista Operaio Spagnolo di Pedro Sánchez governa insieme a Sumar, una coalizione di partiti di sinistra. A Malta il primo ministro è Robert Abela del Partito Laburista, mentre in Slovenia il governo di Robert Golob (Movimento Libertà) è supportato da tre partiti di centro e centrosinistra.

I governi di coalizione

Come detto, altri dieci Stati membri sono guidati invece da governi di coalizione di cui fanno parte sia partiti di centrodestra sia partiti di centrosinistra, o comunque partiti che non fanno parte dello stesso orientamento politico. 

In Germania il governo del cancelliere Olaf Scholz è formato dal Partito Socialdemocratico, dai Verdi e dal Partito Liberale Democratico; in Austria il cancelliere Karl Nehammer del Partito Popolare Austriaco (centrodestra) ha il sostegno dei Verdi, con cui di recente c’è stata però una divisione su un voto al Consiglio dell’Ue sul nuovo regolamento per il ripristino della natura. In Danimarca la leader dei Socialdemocratici Mette Frederiksen guida un governo sostenuto dal partito di centrodestra Venstre

La prima ministra della Lettonia Evika Siliņa è sostenuta da una coalizione di tre partiti, di cui fanno parte il suo Nuova Unità di centrodestra e il partito di centrosinistra Progresso, che però hanno una risicata maggioranza in Parlamento. Restando tra i Paesi baltici, in Estonia la prima ministra Kaja Kallas – indicata da più fonti come probabile nuovo Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri – è sostenuta al governo dal suo Partito Riformatore Estone, di centrodestra, e dal Partito Socialdemocratico, di centrosinistra. 

In Irlanda il Taoiseach – così è chiamato il capo del governo irlandese – è Simon Harris, del partito di centrodestra Fine Gael, che governa insieme ai Verdi. Donald Tusk (Coalizione Civica) è il primo ministro della Polonia, formatosi grazie a una coalizione di partiti centrodestra, centro e centrosinistra. Anche in Slovacchia governa una coalizione di partiti con orientamenti politici diversi, guidata da Robert Fico (Direzione-Socialdemocrazia). In Romania Marcel Ciolacu, leader del Partito Social Democratico di centrosinistra, guida un governo formato da un’ampia coalizione, con all’interno il Partito Nazionale Liberale di centrodestra. Infine c’è Cipro, l’unica repubblica presidenziale dell’Ue, dove il governo del Nikos Christodoulidīs contiene ministri di vari partiti, dal centrodestra al centrosinistra.

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