Un disco rotto suona in tutta Europa e le tracce sono sempre le stesse: i vaccini non funzionano o addirittura fanno male, i tamponi non funzionano, le mascherine fanno male, ci sono medicinali miracolosi che funzionano (ma nessuno ne parla) e i contrari al vaccino sono vittime di discriminazioni e complotti.
Questi temi vengono poi declinati con varie sfumature, che cambiano a seconda del tempo e del luogo. In base alle informazioni raccolte dalle organizzazioni di fact-checking* che fanno parte del network di EDMO (lo European digital media observatory), e raccolte nel terzo brief sulla disinformazione, ad agosto in particolare le notizie false che sono maggiormente circolate nell’Unione europea sostengono che:
• i vaccini contro la Covid-19 fanno più morti del virus, hanno causato le varianti (argomento toccato anche da alcuni politici in Italia), hanno causato la nuova ondata di contagi e, in particolare, adesso conterrebbero grandi quantità di ossido di grafene, che è velenoso;
• i tamponi (Pcr) non funzionano e dunque diversi Stati e organizzazioni avrebbero decretato il loro ritiro;
• le mascherine possono causare l’autismo, in particolare nei bambini;
• l’ivermectina è un rimedio sicuro ed efficace contro la Covid-19 ma nessuno ne parla perché Big Pharma ha interesse a occultare le alternative ai vaccini;
• i contrari al vaccino sono molto più numerosi, e dunque le loro proteste sono molto più affollate ed efficaci, di quanto non raccontino i media mainstream. Inoltre sono discriminati e corrono il rischio di vedersi sottrarre i figli o di vedersi negare l’accesso ai supermercati, e vengono ingannati dai mass media che pagano attori per fingersi no vax pentiti sopravvissuti alla Covid-19 e ora favorevoli al vaccino.
Queste notizie false si sono diffuse nei grandi Paesi Ue – come Italia, Germania, Francia e Spagna – così come negli Stati più piccoli. Dai Paesi scandinavi a quelli mediterranei, dall’Europa occidentale a quella orientale. Un fenomeno minoritario, considerato che la grande maggioranza della popolazione europea sta aderendo alla campagna vaccinale in corso, ma rumoroso e diffuso capillarmente.
Questi temi vengono poi declinati con varie sfumature, che cambiano a seconda del tempo e del luogo. In base alle informazioni raccolte dalle organizzazioni di fact-checking* che fanno parte del network di EDMO (lo European digital media observatory), e raccolte nel terzo brief sulla disinformazione, ad agosto in particolare le notizie false che sono maggiormente circolate nell’Unione europea sostengono che:
• i vaccini contro la Covid-19 fanno più morti del virus, hanno causato le varianti (argomento toccato anche da alcuni politici in Italia), hanno causato la nuova ondata di contagi e, in particolare, adesso conterrebbero grandi quantità di ossido di grafene, che è velenoso;
• i tamponi (Pcr) non funzionano e dunque diversi Stati e organizzazioni avrebbero decretato il loro ritiro;
• le mascherine possono causare l’autismo, in particolare nei bambini;
• l’ivermectina è un rimedio sicuro ed efficace contro la Covid-19 ma nessuno ne parla perché Big Pharma ha interesse a occultare le alternative ai vaccini;
• i contrari al vaccino sono molto più numerosi, e dunque le loro proteste sono molto più affollate ed efficaci, di quanto non raccontino i media mainstream. Inoltre sono discriminati e corrono il rischio di vedersi sottrarre i figli o di vedersi negare l’accesso ai supermercati, e vengono ingannati dai mass media che pagano attori per fingersi no vax pentiti sopravvissuti alla Covid-19 e ora favorevoli al vaccino.
Queste notizie false si sono diffuse nei grandi Paesi Ue – come Italia, Germania, Francia e Spagna – così come negli Stati più piccoli. Dai Paesi scandinavi a quelli mediterranei, dall’Europa occidentale a quella orientale. Un fenomeno minoritario, considerato che la grande maggioranza della popolazione europea sta aderendo alla campagna vaccinale in corso, ma rumoroso e diffuso capillarmente.