«Il credere che quando si discutono problemi concreti ci si possa mettere d’accordo sull’unica soluzione possibile è il frutto della solita illusione tecnocratica». Questa frase, nascosta in una nota a piè di pagina del celebre Destra e sinistra di Norberto Bobbio, riassume perché la politica è necessaria e, per molti aspetti, inevitabile. Come cittadine e cittadini, elettrici ed elettori siamo chiamati tutti i giorni a farci la nostra idea su questioni complesse. Normale dividersi in schieramenti, normale votare in modo diverso.
Ma quello che importa è che le nostre opinioni abbiano un fondamento in fatti il più possibile corretti. Perché se la verità forse non esiste, d’altra parte però gli errori esistono eccome, siano essi in buona o in cattiva fede, così come esistono le esagerazioni retoriche, le omissioni interessate e perfino le bugie. I politici vogliono convincere, non informare.
Qui entra in gioco l’informazione e, in particolare, quel genere unico di giornalismo che si chiama fact-checking. Dal 2012 a oggi, Pagella Politica ha verificato più di tremila dichiarazioni politiche, andando a trovare i dati e i fatti dietro le parole – fornendo sempre tutti i collegamenti alle fonti originali, perché le lettrici e i lettori potessero farsi la loro idea, anche opposta rispetto alla nostra.
Il nostro lavoro viene ripreso di frequente da testate e media italiani e non. Ogni tanto ne guadagnamo anche l’occasionale telefonata stizzita di un ex ministro, o le dichiarazioni critiche di un leader di partito in coda a un telegiornale, o perfino un’interrogazione parlamentare su di noi (in quel caso, peraltro, piena di informazioni scorrette e imprecise). Sapere di scontentare qualcuno ci rassicura.
Vogliamo continuare a farlo. Da oggi ci presentiamo al nostro pubblico in una veste grafica rinnovata e con un’offerta editoriale più ampia e più ricca: a fianco del fact-checking politico, diamo spazio agli articoli che forniscono analisi, approfondimento, contesto; le nostre newsletter si rivoluzionano e ne aggiungono una quotidiana; il nostro podcast ha ora un nuovo nome e un nuovo aspetto.
Abbiamo deciso di introdurre i nomi delle autrici e degli autori dei nostri articoli per essere ancora più trasparenti nei confronti del nostro pubblico. Abbiamo messo per iscritto i valori in cui crediamo e pubblichiamo le fonti dei nostri finanziamenti. Non siamo collegati ad alcun partito e non facciamo campagne politiche per alcuna causa.
La nostra ambizione è quella di fornire alle lettrici e ai lettori strumenti sempre migliori per capire che cosa succede nella politica italiana. Non solo: vogliamo andare oltre la superficie, comprendere e informare sulle questioni importanti, cercando di tracciare percorsi che vadano oltre il rumore della polemica spicciola e del litigio quotidiano. Crediamo che esista una politica che va oltre il chiacchiericcio.
Ciascuno ha diritto alla propria opinione, ma anche a farsela nel modo migliore possibile. Noi proveremo, con le lettrici e i lettori che ci vorranno accompagnare, a dare una mano.
Ma quello che importa è che le nostre opinioni abbiano un fondamento in fatti il più possibile corretti. Perché se la verità forse non esiste, d’altra parte però gli errori esistono eccome, siano essi in buona o in cattiva fede, così come esistono le esagerazioni retoriche, le omissioni interessate e perfino le bugie. I politici vogliono convincere, non informare.
Qui entra in gioco l’informazione e, in particolare, quel genere unico di giornalismo che si chiama fact-checking. Dal 2012 a oggi, Pagella Politica ha verificato più di tremila dichiarazioni politiche, andando a trovare i dati e i fatti dietro le parole – fornendo sempre tutti i collegamenti alle fonti originali, perché le lettrici e i lettori potessero farsi la loro idea, anche opposta rispetto alla nostra.
Il nostro lavoro viene ripreso di frequente da testate e media italiani e non. Ogni tanto ne guadagnamo anche l’occasionale telefonata stizzita di un ex ministro, o le dichiarazioni critiche di un leader di partito in coda a un telegiornale, o perfino un’interrogazione parlamentare su di noi (in quel caso, peraltro, piena di informazioni scorrette e imprecise). Sapere di scontentare qualcuno ci rassicura.
Vogliamo continuare a farlo. Da oggi ci presentiamo al nostro pubblico in una veste grafica rinnovata e con un’offerta editoriale più ampia e più ricca: a fianco del fact-checking politico, diamo spazio agli articoli che forniscono analisi, approfondimento, contesto; le nostre newsletter si rivoluzionano e ne aggiungono una quotidiana; il nostro podcast ha ora un nuovo nome e un nuovo aspetto.
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La nostra ambizione è quella di fornire alle lettrici e ai lettori strumenti sempre migliori per capire che cosa succede nella politica italiana. Non solo: vogliamo andare oltre la superficie, comprendere e informare sulle questioni importanti, cercando di tracciare percorsi che vadano oltre il rumore della polemica spicciola e del litigio quotidiano. Crediamo che esista una politica che va oltre il chiacchiericcio.
Ciascuno ha diritto alla propria opinione, ma anche a farsela nel modo migliore possibile. Noi proveremo, con le lettrici e i lettori che ci vorranno accompagnare, a dare una mano.