Il 4 maggio la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni – il sesto dall’inizio della guerra in Ucraina – che i Paesi europei potrebbero imporre nei confronti della Russia. Tra le misure previste c’è anche il blocco graduale alle importazioni di petrolio russo, sia greggio che raffinato. «Non sarà facile: alcuni Paesi sono fortemente dipendenti dal petrolio russo, ma dobbiamo lavorarci», ha detto von der Leyen alla plenaria del Parlamento europeo. Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno già annunciato lo stop alle importazioni di petrolio russo a inizio marzo.
Le nuove sanzioni annunciate da von der Leyen non sono ancora definitive, e prima di entrare in vigore dovranno essere approvate all’unanimità da tutti gli Stati membri. Alcuni, come l’Ungheria, stanno però facendo opposizione e chiedono di poter beneficiare di estensioni o esenzioni dal blocco.
Ma quanto dipendono davvero l’Ue e l’Italia dal petrolio russo?
Le nuove sanzioni annunciate da von der Leyen non sono ancora definitive, e prima di entrare in vigore dovranno essere approvate all’unanimità da tutti gli Stati membri. Alcuni, come l’Ungheria, stanno però facendo opposizione e chiedono di poter beneficiare di estensioni o esenzioni dal blocco.
Ma quanto dipendono davvero l’Ue e l’Italia dal petrolio russo?