Tra marzo e aprile sono state presentate in Parlamento due proposte di legge che puntano a inserire due disturbi, la vulvodinia e la neuropatia del nervo pudendo, nella lista di malattie croniche o invalidanti riconosciute dal Servizio sanitario nazionale (Ssn). La prima, a firma di Giuditta Pini (Partito democratico), è arrivata alla Camera il 28 marzo, mentre la seconda è stata presentata in Senato il 13 aprile da Giuseppe Pisani (Movimento 5 stelle).
Il 3 maggio si è poi tenuta alla Camera una conferenza stampa in cui Pini ha presentato la proposta insieme all’attivista Giorgia Soleri e a Silvia Cabarelli, rappresentante del Comitato Vulvodinia e neuropatia del pudendo, che ha collaborato alla stesura delle due proposte. «Come per molte altre malattie invalidanti a carico delle donne, il riconoscimento attraverso un provvedimento normativo specifico è il primo passo per favorire conoscenza, garantire diagnosi tempestive e offrire cure adeguate», ha commentato su Facebook il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5s).
Il 3 maggio si è poi tenuta alla Camera una conferenza stampa in cui Pini ha presentato la proposta insieme all’attivista Giorgia Soleri e a Silvia Cabarelli, rappresentante del Comitato Vulvodinia e neuropatia del pudendo, che ha collaborato alla stesura delle due proposte. «Come per molte altre malattie invalidanti a carico delle donne, il riconoscimento attraverso un provvedimento normativo specifico è il primo passo per favorire conoscenza, garantire diagnosi tempestive e offrire cure adeguate», ha commentato su Facebook il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5s).