Aggiornamento 10 giugno, ore 14: Con una nota diffusa nella serata del 9 giugno, il COPASIR ha negato la versione rilasciata dalla società Paragon Solutions e pubblicata sul giornale Haaretz. Inoltre, il COPASIR ha detto che potrebbe decidere di «desecretare, in via straordinaria, il resoconto stenografico» dell’audizione dei rappresentanti della società Paragon «anche a tutela della serietà del lavoro svolto».
Aggiornamento 9 giugno, ore 13: Con una dichiarazione pubblicata sul quotidiano israeliano Haaretz l’azienda Paragon Solutions ha detto di avere rescisso i contratti con il governo italiano dopo il rifiuto dello stesso governo di collaborare a capire chi e come avesse spiato il direttore di Fanpage Francesco Cancellato. «La società ha offerto sia al governo italiano che al parlamento un modo per determinare se il suo sistema fosse stato utilizzato contro il giornalista e poiché le autorità italiane hanno scelto di non procedere con questa soluzione, Paragon ha risolto i suoi contratti con l’Italia», si legge su Haaretz.
La versione di Paragon è in contrasto con quanto è emerso dalla relazione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR) approvato il 4 giugno sull’uso dello spyware Graphite. Nella relazione, infatti, il COPASIR ha detto di non aver trovato prove che lo spyware fosse stato utilizzato dai servizi segreti italiani contro Cancellato. Inoltre, secondo il COPASIR, Paragon, AISI e AISE avrebbero deciso di comune accordo di sospendere il contratto. Secondo la dichiarazione di Paragon, invece, sarebbe stata Paragon a interrompere i rapporti.
Il 4 giugno il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR) ha approvato una relazione sull’uso dello spyware Graphite, cioè un software che raccoglie informazioni senza il consenso dell’utente, da parte dei servizi segreti italiani. Negli ultimi mesi si è parlato molto dello spyware Graphite e della società che lo produce, la Paragon Solutions, dopo che alcuni giornalisti e attivisti hanno denunciato di essere stati spiati.
Le aziende che producono spyware come Paragon Solutions vendono i propri servizi solitamente ai governi, che li utilizzano per attività di protezione della sicurezza nazionale. Nei giorni successivi alle denunce, il COPASIR, la commissione bicamerale del Parlamento che vigila sull’operato dei servizi segreti italiani, ha iniziato gli approfondimenti. In breve: secondo la relazione finale del COPASIR, i servizi segreti italiani hanno effettivamente svolto alcune intercettazioni nei confronti di tre attivisti, tra cui il cofondatore della ONG Mediterranea Saving Humans Luca Casarini. Le intercettazioni sono state autorizzate in modo legale dal secondo governo di Giuseppe Conte, quello sostenuto tra gli altri dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, tra il 2019 e il 2021. Invece, per il COPASIR, non sarebbero state svolte intercettazioni da parte dei servizi segreti italiani nei confronti del direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato e del parroco di Mediterranea Saving Humans don Mattia Ferrari, pur essendo stati coinvolti nel caso Paragon.
Aggiornamento 9 giugno, ore 13: Con una dichiarazione pubblicata sul quotidiano israeliano Haaretz l’azienda Paragon Solutions ha detto di avere rescisso i contratti con il governo italiano dopo il rifiuto dello stesso governo di collaborare a capire chi e come avesse spiato il direttore di Fanpage Francesco Cancellato. «La società ha offerto sia al governo italiano che al parlamento un modo per determinare se il suo sistema fosse stato utilizzato contro il giornalista e poiché le autorità italiane hanno scelto di non procedere con questa soluzione, Paragon ha risolto i suoi contratti con l’Italia», si legge su Haaretz.
La versione di Paragon è in contrasto con quanto è emerso dalla relazione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR) approvato il 4 giugno sull’uso dello spyware Graphite. Nella relazione, infatti, il COPASIR ha detto di non aver trovato prove che lo spyware fosse stato utilizzato dai servizi segreti italiani contro Cancellato. Inoltre, secondo il COPASIR, Paragon, AISI e AISE avrebbero deciso di comune accordo di sospendere il contratto. Secondo la dichiarazione di Paragon, invece, sarebbe stata Paragon a interrompere i rapporti.
***
Il 4 giugno il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR) ha approvato una relazione sull’uso dello spyware Graphite, cioè un software che raccoglie informazioni senza il consenso dell’utente, da parte dei servizi segreti italiani. Negli ultimi mesi si è parlato molto dello spyware Graphite e della società che lo produce, la Paragon Solutions, dopo che alcuni giornalisti e attivisti hanno denunciato di essere stati spiati.
Le aziende che producono spyware come Paragon Solutions vendono i propri servizi solitamente ai governi, che li utilizzano per attività di protezione della sicurezza nazionale. Nei giorni successivi alle denunce, il COPASIR, la commissione bicamerale del Parlamento che vigila sull’operato dei servizi segreti italiani, ha iniziato gli approfondimenti. In breve: secondo la relazione finale del COPASIR, i servizi segreti italiani hanno effettivamente svolto alcune intercettazioni nei confronti di tre attivisti, tra cui il cofondatore della ONG Mediterranea Saving Humans Luca Casarini. Le intercettazioni sono state autorizzate in modo legale dal secondo governo di Giuseppe Conte, quello sostenuto tra gli altri dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, tra il 2019 e il 2021. Invece, per il COPASIR, non sarebbero state svolte intercettazioni da parte dei servizi segreti italiani nei confronti del direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato e del parroco di Mediterranea Saving Humans don Mattia Ferrari, pur essendo stati coinvolti nel caso Paragon.