Come cambia il 2 per mille rispetto al 2022
Nelle dichiarazioni del 2023 Fratelli d’Italia è stato l’unico partito tra quelli principali ad aumentare la quota di scelte rispetto al totale. Al partito di Meloni è infatti andato quasi il 20 per cento del totale delle scelte, contro il 16,2 per cento del 2022. Anche Più Europa è leggermente cresciuta, dal 2,9 al 3,1 per cento. Ricordiamo che nel 2023 i contribuenti hanno potuto scegliere per la prima volta il Movimento 5 Stelle.
I partiti ad aver perso di più sono stati Articolo 1, passato dal 4,7 al 2,3 per cento di scelte, la Lega (dal 9,6 al 7,5 per cento) e Forza Italia (dal 2,4 al 2 per cento). Anche il Partito Democratico ha perso quota, passando dal 33,2 al 30,5 per cento delle scelte.
In generale, da quando esiste il 2 per mille ai partiti, il Partito Democratico ha perso terreno anno dopo anno, mentre Fratelli d’Italia ne ha guadagnato. La Lega è arrivata a valere il 24 per cento delle scelte quando era stata al governo, ma dal 2020 è in calo, così come Forza Italia, che in misura minore segue la strada del Pd. Italia Viva rimane in media intorno al 3,5 per cento delle scelte, mentre Più Europa ha avuto un forte calo tra il 2020 e il 2021, ma ora sembra essere tornata a crescere. Europa Verde e Sinistra Italiana hanno invece un andamento più irregolare.