Oggi lunedì 24 gennaio, alle ore 15, alla Camera inizieranno le elezioni del prossimo presidente della Repubblica.
Dalle tempistiche alle norme per i “grandi elettori” in isolamento a causa del coronavirus, passando per le soglie degli scrutini, abbiamo fatto il punto sulle regole per la nomina del successore del presidente Sergio Mattarella.
I voti necessari all’elezione
Tra deputati, senatori e delegati regionali, nella prima votazione gli elettori del nuovo presidente della Repubblica saranno 1.008, e non 1.009 come anticipato nei giorni scorsi, visto che il 23 gennaio è morto il deputato di Forza Italia Vincenzo Fasano. Salvo imprevisti, i “grandi elettori” torneranno molto presto a essere 1.009 dalla terza votazione, in programma mercoledì 26 gennaio, quando Fasano sarà sostituito dalla prossima deputata Maria Rosa Sessa.
L’elezione del presidente della Repubblica avverrà a scrutinio segreto, a maggioranza di due terzi degli aventi diritto di voto nei primi tre scrutini. Dal quarto scrutinio in poi sarà invece sufficiente la maggioranza assoluta, ossia la metà più uno dei membri dell’assemblea. In altre parole, nel primo e secondo scrutinio serviranno almeno 672 voti, nel terzo 673 (visto l’ingresso di Sessa) e dal quarto in poi 505.
Come si voterà
Per facilitare le operazioni di voto e garantire il distanziamento tra i “grandi elettori”, i collegi dei questori della Camera e del Senato (gli organi che vigilano sull’applicazione delle norme nelle rispettive camere) hanno stabilito che gli scrutini saranno uno al giorno e si svolgeranno a turni di 50 “grandi elettori” alla volta. Si inizierà il 24 gennaio alle ore 15 con i senatori a vita, seguiti dai deputati e dai senatori in ordine alfabetico, e si concluderà con i 58 delegati regionali.
L’ufficio stampa della Camera ha confermato a Pagella Politica che per accedere alle operazioni di voto tutti i parlamentari dovranno esibire il green pass, che si ottiene con il risultato negativo di un tampone, il vaccino o la guarigione dalla Covid-19.
Le votazioni non avverranno più all’interno del tradizionale “catafalco”, formato da cabine in legno poste al centro dell’aula, ma dentro a cabine dotate di un sistema di aerazione. Rimarranno invece in uso le cosiddette “insalatiere”, le grandi urne in cui tutti gli elettori depositano la scheda con il proprio voto.
I tempi dello spoglio
Allo spoglio dei voti potranno partecipare invece fino a 200 parlamentari, scelti dai vari gruppi, più ulteriori 106 tra deputati e senatori, che potranno sedere sulle tribune. Chi è presente a Montecitorio dovrà indossare la mascherina Ffp2.
Durante lo spoglio il presidente della Camera Roberto Fico leggerà ad alta voce solo il cognome del candidato votato, mentre leggerà nome e cognome solo nel caso di omonimia con altri candidati. Questa non è una novità: l’ufficio stampa della Camera ha confermato a Pagella Politica che questo sistema era già stato adottato nelle elezioni del 2006 dall’allora presidente della Camera Fausto Bertinotti.
Secondo le previsioni, il risultato della prima votazione sarà molto probabilmente annunciato in serata, dopo le ore 21. Se l’elezione del capo dello Stato non dovesse risolversi al primo voto, saranno organizzati gli altri scrutini, che probabilmente saranno anticipati alla mattina.
Come funziona il giuramento
A differenza degli scrutini, in occasione del giuramento del presidente eletto potranno partecipare tutti i “grandi elettori”, a patto che risultino negativi a un tampone effettuato la mattina stessa del giuramento. Il giorno del giuramento sarà organizzato un punto tamponi all’esterno di Palazzo Montecitorio.
Le regole per i positivi
Secondo i dati comunicati dall’ufficio stampa della Camera a Pagella Politica, al 24 gennaio i “grandi elettori” positivi o in quarantena sono in totale 19.
Il decreto-legge n.2 del 21 gennaio 2022 ha stabilito che, nonostante l’isolamento, anche questi ultimi elettori potranno votare per il presidente della Repubblica, a patto che raggiungano il luogo della votazione con un mezzo privato o scortati da un mezzo sanitario, come per esempio un’automedica.
Secondo il decreto-legge, non potranno essere utilizzati i mezzi pubblici e fare soste in luoghi pubblici o alloggiare in alberghi e in altre strutture simile. Se non dispone di un domicilio a Roma, un “grande elettore” in quarantena può fare richiesta di alloggio in uno dei cosiddetti “alberghi Covid”, le strutture previste dalle autorità sanitarie per la quarantena dei contagiati dalla Covid-19.
L’ufficio stampa della Camera ha spiegato a Pagella Politica che i “grandi elettori” positivi o in quarantena che parteciperanno al voto hanno dovuto inviare una richiesta scritta alla Presidenza della Camera, corredata da certificato medico. Questi esprimeranno la propria preferenza in fasce orarie prestabilite e solo nel cosiddetto “seggio speciale”, allestito nel parcheggio della Camera in via della Missione, per garantire che essi non entrino in contatto con gli altri “grandi elettori”.
Cittadinanza
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