Nel pieno del così definito “caos iscrizioni” precedente alla convenzione nazionale, quando in lizza per la segreteria del Partito Democratico ci sono ancora quattro candidati iniziali – Pippo Civati, Gianni Cuperlo, Gianni Pittella e Matteo Renzi – Epifani risponde a chi propone di garantire l’accesso alle elezioni a tutti e quattro i candidati chiarendo che le regole non lo permettono.
Andiamo allora a vedere cosa dice lo Statuto del Partito Democratico pubblicato sul sito: il sesto comma dell’articolo 9 afferma, come sostenuto da Epifani, che i candidati alla carica di segretario nazionale possono essere massimo tre e allo stesso tempo stabilisce anche che in teoria potrebbero essere ammessi tutti i candidati che ottengono più del 15 percento dei consensi. Infatti, il comma in questione recita come segue: “Risultano ammessi all’elezione del segretario nazionale i tre candidati che abbiano ottenuto il consenso del maggior numero di iscritti purché abbiano ottenuto almeno il cinque per cento dei voti validamente espressi e, in ogni caso, quelli che abbiano ottenuto almeno il quindici per cento dei voti validamente espressi e la medesima percentuale in almeno cinque regioni o province autonome”.
Non è del tutto sbagliato quanto riporta Epifani riguardo le regole del partito di cui è segretario (ancora per qualche giorno) ma avrebbe potuto essere ben più preciso, “Nì”!