A seguito del gravissimo naufragio nel Canale di Sicilia che ha causato circa 800 morti, il 23 aprile si è riunito in via straordinaria il Consiglio Europeo. Durante la conferenza stampa, Renzi afferma – in risposta a chi rimpiangeva l’operazione made in Italy Mare Nostrum – che anche nel periodo del programma italiano il bilancio di morti è stato alto. L’operazione Mare Nostrum è iniziata a ottobre 2013 e è terminata lo scorso 1 novembre per essere poi sostituita dall’operazione europea Triton (condotta dall’agenzia Frontex). Tale operazione è stata criticata perchè molto meno ampia di Mare Nostrum e, di conseguenza, insufficiente ai fini di salvare le vite dei migranti in pericolo (Triton aveva un budget di 3 milioni al mese contro i 9 milioni di euro mensili di Mare Nostrum).
L’operazione Mare Nostrum
Come spiegato dal ministro Alfano durante la conferenza stampa di chiusura di Mare Nostrum, le morti censite nel periodo dell’operazione sono state 499. I sopravvissuti avrebbero testimoniato la presenza di 1.446 dispersi e 192 cadaveri erano ancora da identificare al momento della conferenza. Come dice Renzi, i veri numeri sarebbero ancora più gravi: l’agenzia Onu per i rifugiati, Unhcr, riporta 3.419 morti nell’intera area del Mediterraneo tra gennaio e dicembre 2014 (tra gennaio e ottobre la stima era di 3.343) durante questi viaggi.
Fonte http://www.statista.com/chart/3413/migrant-deaths-are-soaring-in-the-mediterranean/
Verdetto
Anche se ad oggi i morti o dispersi durante l’operazione Triton in soli pochi mesi sono stimati intorno a ben 1.500 – 1.776 (al 21 aprile, includendo l’ultimo naufragio) dall’inizio del 2015, a cui vanno sommati un centinaio tra ottobre e dicembre 2014 – Renzi riporta correttamente i dati riguardanti Mare Nostrum, “Vero”.