Lo scorso 19 settembre, Mariastella Gelmini ha rilasciato un’intervista al Sole 24 Ore. La capogruppo di Forza Italia alla Camera ha dichiarato che nel nostro Paese, su 60 milioni di abitanti, solo la metà sono contribuenti.



Verifichiamo.



La fonte dichiarata




Nel corso dell’intervista, l’esponente di Forza Italia ha fatto riferimento ad una recente indagine realizzata dal Centro Studi e Ricerche “Itinerari Previdenziali” e ha citato, in particolare, il presidente Alberto Brambilla, esperto di pensioni che Il Sole 24 Ore definisce come «vicino alla Lega».



Itinerari Previdenziali è un ente indipendente che, da più di dieci anni, si occupa di ricerca, formazione e informazione nell’ambito del welfare e dei sistemi di protezione sociale, estendendo le proprie analisi anche ai settori dell’economia, della fiscalità e della finanza gestionale.



In particolare, il Centro Studi e Ricerche si occupa di elaborare e condividere dati relativi al sistema pensionistico e assistenziale italiano e di monitorare le novità legislative e le dinamiche economico-finanziarie che interessano i rispettivi settori. I dati, rielaborati da ricercatori ed esperti, provengono, come viene specificato, sia da un database proprietario che da informazioni ricavate grazie a collaborazioni con enti ed istituzioni nazionali e internazionali.



Il rapporto cui fa riferimento Mariastella Gelmini è, molto probabilmente, il Bilancio del Sistema Previdenziale Italiano – Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2016, pubblicato a inizio 2018. Ma il dato riportato dall’esponente di FI può essere facilmente confrontato, come vedremo, con altre cifre ufficiali.



Anche se Mariastella Gelmini non ha specificato il periodo preso in esame, il riferimento è quasi sicuramente all’anno di imposta 2016, ultimo per il quale sono stati condivisi dei dati. In linea con la fonte dichiarata e in assenza di dati completi per altri periodi, faremo anche noi riferimeno allo stesso anno.



Iniziamo la verifica.



Quanti siamo in Italia




La capogruppo di Forza Italia alla Camera ha parlato di un totale di 60 milioni di italiani. I dati forniti dall’Istat dicono che al 1° gennaio 2016, infatti, la popolazione residente in Italia risultava essere pari a 60.665.551 unità. Questa cifra, generalmente stabile e in linea con gli anni precedenti e i successivi, vede un leggero calo rispetto al 2015 (60.795.612 unità) che prosegue, poi, anche nel 2017 (60.589.445 unità).



Al 1° gennaio 2018, i residenti in Italia erano 60.483.973.






Tabella 1: Popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2015-2016-2017-2018 – Fonte: Istat









Quanti sono i contribuenti







All’interno di questi, quanti sono “contribuenti”, ovvero pagano tasse? Consideriamo come “contribuente” chi paga imposte sul reddito, anche se, in senso stretto, contribuisce al bilancio pubblico anche chi paga imposte indirette, come l’Iva: e in questo senso, praticamente tutti coloro che effettuano acquisti – certamente tutta la popolazione adulta e non solo – possono essere considerati “contribuenti” in senso lato.



Ma torniamo alle imposte sul reddito. L’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) è il principale tributo del sistema fiscale italiano ed è regolato dal testo unico delle imposte sui redditi (DPR 917/1986). L’Irpef è un’imposta diretta, personale e progressiva.



Per quanto riguarda i contribuenti Irpef del 2016, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato, a marzo 2018, un comunicato stampa che riporta i principali dati relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2017 e riferite all’anno di imposta 2016.



I contribuenti che, per il 2016, hanno presentato la propria dichiarazione dei redditi sono stati 40,9 milioni. Il totale del reddito dichiarato è risultato essere pari a 843 miliardi di euro, con un valore medio di circa 20.940 euro. Secondo quanto riportato dal Ministero, la regione dove il reddito medio complessivo risulta più elevato è la Lombardia (24.750 euro). Al contrario, quella con il reddito medio più basso è la Calabria (14.950 euro).



Per il 2016 l’imposta netta e, quindi, quanto è stato effettivamente versato dai contribuenti, ha raggiunto la cifra totale di 156 miliardi di euro. I soggetti che hanno dichiarato un’imposta netta Irpef sono stati, nel 2016, 30,8 milioni. Questi primi dati evidenziano, quindi, come vi siano 10 milioni di soggetti che hanno un’imposta netta pari a zero e, quindi, sono in teoria contribuenti ma con un livello di reddito così basso da non pagare nulla di tasse.



Inoltre, come specifica il Ministero, si aggiungono a quanti non dichiarano una imposta netta anche «i soggetti la cui imposta netta è interamente compensata dal bonus “80 euro”». In totale, quindi, per il 2016, sono 12,3 milioni gli individui che, pur assolvendo l’obbligo dichiarativo, non rientrano tra i contribuenti attivi.



I dati, dunque, mostrano come in Italia, nel 2016, su un totale di 40,9 milioni di invidui che hanno presentato la dichiarazione dei redditi, ve ne siano 12,3 milioni che hanno un’imposta netta Irpef pari a zero. I restanti 28,6 milioni rappresentano, invece, i contribuenti attivi.



Quanto guadagnano (e dichiarano) gli italiani?







I dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze mostrano come, nel 2016, il reddito medio più elevato fosse quello dei lavoratori autonomi (41.740 euro), in aumento dell’8 per cento rispetto al 2015 (38.290 euro). Seguono, poi, gli imprenditori (titolari di ditte individuali) con 21.080 euro dichiarati – in crescita del 5,3 per cento rispetto all’anno precedente (19.990 euro).



Rimane, invece, pressoché invariato il reddito medio dei lavoratori dipendenti: 20.680 euro nel 2016 e 20.660 euro nel 2015. In leggera crescita quello dei pensionati (17.170 euro nel 2016 e 16.870 euro nel 2015).



Analizziamo ora i contribuenti per fasce di reddito complessive.



Il 45% dei contribuenti dichiara fino a 15.000 euro e ricopre circa il 4% dell’Irpef totale. La fascia intermedia (tra i 15.000 e i 50.000 euro dichiarati) è quella che accoglie più contribuenti (circa il 50%) e ricopre il 57% dell’Irpef. Il restante 39% dell’Irpef è poi ricoperto dai contribuenti che dichiarano oltre 50.000 euro (5,3% del totale).



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Il verdetto




Mariastella Gelmini ha affermato che, su 60 milioni di italiani, solo la metà sono contribuenti. Nel 2016, ultimo anno per il quale sono stati condivisi dati ufficiali sul numero totale di contribuenti, la popolazione italiana contava circa 60 milioni di residenti e, tra questi, 40,9 milioni sono quelli che hanno assolto l’obbligo dichiarativo. L’effettiva imposta netta è stata poi versata da circa 28,6 milioni di italiani: i restanti 12,3 milioni, invece, rientrano tra coloro che hanno un’imposta netta pari a zero. Dunque, per l’anno di imposta 2016, i contribuenti attivi risultano essere circa la metà della popolazione effettiva.



La capogruppo di Forza Italia alla Camera merita, dunque, un “Vero”.



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2018-09-24 16:26:45 UTC
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Pagella Politica rating logo Pagella Politica Verdetto:
Vero
«Su 60 milioni di italiani, solo la metà sono contribuenti»
Maria Stella Gelmini
Capogruppo di Forza Italia alla Camera
https://twitter.com/msgelmini/status/1042306343456178176
Intervista Sole 24 Ore
mercoledì 19 settembre 2018
2018-09-19