Il 18 luglio, mentre il presidente del Consiglio Mario Draghi si trovava in Algeria per concludere una serie di accordi per le forniture di gas all’Italia, il leader di Azione Carlo Calenda ha criticato su Twitter l’opposizione di vari partiti nei confronti di una nave rigassificatrice che dovrebbe essere posizionata nel porto di Piombino, in provincia di Livorno. In particolare, Calenda ha accusato la Lega, il Movimento 5 stelle, il Partito democratico, Fratelli d’Italia e Sinistra italiana (che Calenda indica con la vecchia sigla oggi scomparsa “Sel”) di aver manifestato «insieme» a Piombino il 16 luglio contro il rigassificatore.
Abbiamo verificato e, al di là della partecipazione alla manifestazione, è vero che, a livello locale, tutti i partiti citati da Calenda si sono espressi contro il rigassificatore di Piombino, che invece il leader di Azione sostiene convintamente. A livello nazionale, però, solo Fratelli d’Italia e Sinistra italiana hanno al momento espresso una posizione ufficiale (confermando la loro contrarietà al progetto del governo).
Abbiamo verificato e, al di là della partecipazione alla manifestazione, è vero che, a livello locale, tutti i partiti citati da Calenda si sono espressi contro il rigassificatore di Piombino, che invece il leader di Azione sostiene convintamente. A livello nazionale, però, solo Fratelli d’Italia e Sinistra italiana hanno al momento espresso una posizione ufficiale (confermando la loro contrarietà al progetto del governo).