In onda ad Announo, Renzi si pronuncia sul tema dell’emergenza sbarchi, facendo riferimento alla situazione di instabilità politica che sta vivendo la Libia dalla deposizione del dittatore Gheddafi.
Più specificamente, Renzi fa riferimento al breve governo di Abdullah al-Thinni, governo che ha avuto effettivamente una fine prematura in seguito agli attacchi subìti sia dal Primo Ministro che dalla sua famiglia. Al-Thinni era stato nominato Primo Ministro ad interim in seguito al voto di sfiducia del 12 marzo dato al Premier precedente, Ali Zeidan, eletto nell’ottobre 2012 e punito per non essere stato in grado di fermare una delle molte navi e petroliere in mano ai ribelli (una di queste trasportava almeno 234.000 barili di crudo al di fuori del Paese).
L’8 aprile al-Thinni viene confermato ufficialmente Primo Ministro, ma bastano pochi giorni al potere e troppe minacce e violenza per convincerlo a lasciare l’incarico. Se consideriamo quindi il periodo tra il 12 marzo ed il 13 aprile, giorno in cui al-Thinni scrive la lettera nella quale rinuncia all’incarico, vediamo che il suo “governo” è effettivamente durato un mese, qualche giorno in più di quanto affermato da Renzi. Se volessimo essere più pignoli, però, potremmo dire che che al-Thinni è stato il Primo Ministro “ufficiale” per meno di una settimana.
Per quanto riguarda il suo successore invece, Renzi afferma correttamente che Ahmed Maiteeq, come informano diverse fonti, è un imprenditore, più specificamente nel campo alberghiero.
“Vero” per Renzi, che si dimostra preparato sull’attualità politica di un Paese storicamente vicino all’Italia.