Il 7 marzo, ospite a Live-Non è la D’Urso su Canale 5, il segretario dimissionario del Pd Nicola Zingaretti ha detto (min. 13:32) che il Lazio, la regione di cui è governatore, è quella «da più tempo» in zona gialla, ricordando i benefici per le imprese che sono potute rimanere aperte.
Il primato rivendicato da Zingaretti è confermato dai fatti oppure no? Abbiamo verificato e il giudizio su questa dichiarazione cambia a seconda del periodo di tempo preso in considerazione. Vediamo nel dettaglio il perché.
Di che cosa stiamo parlando
La suddivisione delle regioni italiane in tre colori, sulla base dell’evoluzione dell’epidemia di coronavirus, è stata introdotta il 3 novembre dal precedente governo, con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri (i celebri “Dpcm”). Le misure più restrittive sono concentrate nelle aree rosse e sono via via allentate con il passaggio in area arancione e in area gialla. Per stabilire i colori delle varie regioni, il Ministero della Salute utilizza i dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, suddivisi su 21 indicatori, incrociati con l’indice Rt.
Dopo le vacanze di Natale lo scorso governo ha aggiornato il sistema dei colori, inserendo l’incidenza settimanale dei casi tra gli elementi per stabilire i colori delle regioni e creando anche le aree bianche, con ancora minori restrizioni rispetto alle aree gialle.
Sottolineiamo che i colori non esauriscono le misure messe in campo a livello regionale per contenere la diffusione del virus. I singoli governatori, infatti, hanno avuto il potere di restringere le misure o di introdurre lockdown mirati per singoli comuni o province.
In più, non è possibile utilizzare i colori come una sorta di “pagella” per valutare l’operato delle singole regioni, anche se l’aver trascorso più o meno giorni in un determinato colore ha avuto sicuramente un impatto sulle varie economie locali. Il calcolo dei colori, come abbiamo accennato, dipende da molti parametri, che soltanto in parte (per esempio la capacità di fare test e i posti letto negli ospedali) dipendono dalla gestione delle regioni.
Da quanti giorni di fila è giallo il Lazio…
Cerchiamo ora di capire quali regioni hanno passato più giorni di tutte in zona gialla, quella che consente minori restrizioni (fatta eccezione per la zona bianca). Abbiamo raccolto tutte le date con cui sono stati aggiornati i colori delle regioni, attraverso le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza, abbinando i vari colori in cui sono state collocate le 19 regioni italiane più le due province autonome di Trento e Bolzano (Tabella 1).
Il primato rivendicato da Zingaretti è confermato dai fatti oppure no? Abbiamo verificato e il giudizio su questa dichiarazione cambia a seconda del periodo di tempo preso in considerazione. Vediamo nel dettaglio il perché.
Di che cosa stiamo parlando
La suddivisione delle regioni italiane in tre colori, sulla base dell’evoluzione dell’epidemia di coronavirus, è stata introdotta il 3 novembre dal precedente governo, con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri (i celebri “Dpcm”). Le misure più restrittive sono concentrate nelle aree rosse e sono via via allentate con il passaggio in area arancione e in area gialla. Per stabilire i colori delle varie regioni, il Ministero della Salute utilizza i dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, suddivisi su 21 indicatori, incrociati con l’indice Rt.
Dopo le vacanze di Natale lo scorso governo ha aggiornato il sistema dei colori, inserendo l’incidenza settimanale dei casi tra gli elementi per stabilire i colori delle regioni e creando anche le aree bianche, con ancora minori restrizioni rispetto alle aree gialle.
Sottolineiamo che i colori non esauriscono le misure messe in campo a livello regionale per contenere la diffusione del virus. I singoli governatori, infatti, hanno avuto il potere di restringere le misure o di introdurre lockdown mirati per singoli comuni o province.
In più, non è possibile utilizzare i colori come una sorta di “pagella” per valutare l’operato delle singole regioni, anche se l’aver trascorso più o meno giorni in un determinato colore ha avuto sicuramente un impatto sulle varie economie locali. Il calcolo dei colori, come abbiamo accennato, dipende da molti parametri, che soltanto in parte (per esempio la capacità di fare test e i posti letto negli ospedali) dipendono dalla gestione delle regioni.
Da quanti giorni di fila è giallo il Lazio…
Cerchiamo ora di capire quali regioni hanno passato più giorni di tutte in zona gialla, quella che consente minori restrizioni (fatta eccezione per la zona bianca). Abbiamo raccolto tutte le date con cui sono stati aggiornati i colori delle regioni, attraverso le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza, abbinando i vari colori in cui sono state collocate le 19 regioni italiane più le due province autonome di Trento e Bolzano (Tabella 1).