L’affermazione non fa una piega. Nel discorso di insediamento del suo primo governo, Berlusconi disse testualmente: “Riceviamo in eredità, malgrado gli sforzi encomiabili dei predecessori, un bilancio talmente gravoso che, in termini puramente contabili, dovremmo dichiarare il nostro malessere finanziario come un morbo semplicemente incurabile. Tale atteggiamento sarebbe però sterile, anche se il professor Mario Monti, fautore come noi di un liberismo disciplinato e rigoroso, ha scritto lucidamente che se il nuovo governo drammatizzerà alquanto l’eredità ricevuta, dirà la pura verità”.