Nicola Zingaretti continua la sua campagna elettorale per la presidenza della Regione Lazio e questa volta, interrogato sui costi che tutti i giorni i cittadini laziali si trovano a dover affrontare, sostiene che il ticket sanitario nel Lazio, per una radiografia, abbia un costo che va dai 40 ai 50 euro. Sul sito della Regione Lazio è possibile verificare come il costo del ticket sanitario In quanto tale non possa superare i 36,15 euro, indipendentemente dal tipo di prestazione (radiografia compresa). Un costo, quindi, lontano – anche se di poco – dalla forchetta di 40/50 euro indicata dal presidente della Provincia di Roma. Vero è che il costo della “prestazione di assistenza specialistica ambulatoriale” sale certamente oltre i 40 euro (soprattutto se parliamo di radiografie) se aggiungiamo al ticket gli altri costi a carico del paziente, quali:


1) la quota fissa sulla ricetta pari a 10,00 euro (prevista dalla Legge 111/2011),


2) il contributo fisso Regione Lazio pari ad una somma variabile a seconda del tipo di prestazione erogata (4 euro, 5 euro o 15 euro; previsto dal Decreto 42/2008).


Uno studio condotto nel gennaio 2011 da Altroconsumo, tra l’altro, mostra come il Lazio si inserisca nel gruppo delle Regioni più economiche per la radiografia al torace (da 15,49 euro a 27,90 euro) e per la radiografia al polso e alla mano (da 14,20 euro  a 28,45 euro). La stampa inoltre sembra aver travisato in parte la faccenda, forse per eccesso di semplificazione giornalistica: è il caso ad esempio del Corriere della Sera e di Repubblica. Infatti, all’indomani dell’approvazione della Legge 111/2011 (risalente al luglio 2011), parlavano di aumento del ticket (quando invece, per essere corretti, avrebbero potuto specificare che si trattava della re-introduzione della quota fissa sulla ricetta). L’affermazione di Zingaretti risulta quindi falsa se consideriamo il ticket in senso stretto, ma vera se lo consideriamo in senso allargato (come viene spesso fatto) aggiungendo, quindi, i due costi supplementari di cui sopra. Ci sembra, per questo motivo, equo dare al presidente della Provincia di Roma un dubbioso “Nì”…